Siria. Assad: pronti al dialogo con l’opposizione, non con i terroristi


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Il governo di Damasco è «pronto a iniziare i negoziati con l’opposizione», ma un «dialogo fruttuoso» è possibile solo con quella parte «patriottica e nazionale che ha radici in Siria ed è legata solo al popolo siriano e non a qualche altro Stato o regime». Lo ha detto in un’intervista all’agenzia di stampa Efe ripresa dalla Sana il presidente siriano, Bashar al-Assad, che ha comunque posto delle condizioni sui gruppi di opposizione con i quali dovrebbe avviare un dialogo.

«Dipende dalla definizione di opposizione. Opposizione, per tutti nel mondo, non significa militante. C’è una grande differenza tra militanti, terroristi e opposizione. Opposizione è un termine politico non militare», ha dichiarato Assad, che ha quindi puntato il dito contro «Arabia Saudita, Stati Uniti e alcuni Paesi occidentali» che, a sua opinione, «vogliono che gruppi terroristici si uniscano a questi negoziati. Vogliono che il governo siriano negozi con i terroristi, qualcosa che penso nessuno al mondo accetterebbe mai».

Prima di un eventuale incontro con le forze di opposizione, ha spiegato Assad, è quindi necessario stabilire quali gruppi «sono terroristi e quali non lo sono». «Per noi in Siria – ha aggiunto – ogni ribelle che ha un’arma è un terrorista».

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