L’ex ambasciatore Usa, in Siria, Robert Ford, ha riconosciuto per la prima volta che l’opposizione siriana ha usato pratiche barbariche contro i civili fedeli al presidente siriano Bashar al Assad.
In un’intervista con la rivista americana Foreign Policy, Ford ha lanciato un appello all’opposizione affinché rinunci alla partenza del presidente Assad come precondizione per una soluzione della crisi siriana.
Ford, da sempre molto critico con il presidente Assad, a sorpresa, ha invitato i gruppi di opposizione a collaborare con l’esercito siriano nella protezione dei civili.
Secondo Ford, «la strategia degli Stati Uniti non funziona, da qui la necessità di istituire un piano alternativo».
I principali punti del piano possono essere riassunti come segue:
– I gruppi armati di opposizione addestrati recentemente devono obbedire solo al loro comando.
– L’opposizione armata deve rinunciare agli atti barbarici contro i civili fedeli al presidente Assad.
– L’opposizione deve tagliare tutti i rapporti con il Fronte al Nosra, affiliata alla rete di al-Qaeda.
– Non si devono attaccare i cristiani e le altre minoranze.
– È necessario che l’opposizione cooperi con l’esercito siriano nel proteggere le aree.
– L’opposizione deve prendere parte ai negoziati per una soluzione della crisi senza chiedere la partenza di Assad come condizione preliminare a qualsiasi compromesso.
E, infine, Ford non ha dimenticato di chiedere alla Turchia di chiudere le frontiere per impedire l’afflusso delle milizie dell’Isis e di Al Nosra verso la Siria.
[Trad. dal francese per ALBAinformazione di Francesco Guadagni]