Siria: fonti stampa, guardie turche sparano al confine uccidendo otto profughi


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Otto cittadini siriani, tra cui donne e bambini, sarebbero stati uccisi dalle guardie di frontiera turche mentre cercavano di scappare dalla Siria per raggiungere la Turchia. Secondo testimonianze raccolte dal quotidiano britannico “Daily Mail”, un gruppo di rifugiati è stato colpito dalle guardie di frontiera turche mentre cercava di attraversare il confine attraverso le montagne. Nella sparatoria sono rimaste ferite diverse persone, successivamente ricoverate nel vicino ospedale di Azaz, città che ospita attualmente 10 mila rifugiati interni siriani.

Abdmunem Kashkash, avvocato di Aleppo che è riuscito ad oltrepassare il confine con un piccolo gruppo di siriani, ha accusato le guardie turche di “sparare a vista su persone inermi”. Come sottolinea il “Daily Mail”, l’episodio di domenica sembra confermare le denunce dell’organizzazione Human Rights Watch che ha accusato le guardie turche di aprire il fuoco sui civili che cercano di oltrepassare il muro in costruzione al confine siriano.

L’esercito turco ha avviato la costruzione di un muro al confine con la Siria nell’estate scorsa in funzione anti-Stato islamico. Dei 911 chilometri totali previsti, ne sono stati realizzati finora 300, hanno dichiarato i servizi di sicurezza turchi all’agenzia di stampa “Anadolu”. Per la costruzione del muro il ministro dell’Interno, Efkan Ala, ha assegnato quasi 250 milioni di lire turche (87,9 milioni di dollari) ai governatorati delle province di Sirnak, Mardin, Sanliurfa, Kilis, Gaziantep e Hatay.

Il muro, che avrà una larghezza di due metri e un’altezza di tre, viene costruito con blocchi modulari in cemento. Secondo le stesse fonti, lungo il confine sono state predisposte anche delle recinzioni di filo spinato. Le altre misure di sicurezza previste lungo il confine tra i due paesi comprendono 365 chilometri di fossati nelle regioni di Gaziantep, Kilis, Mardin, Sanliurfa e Hatay, sistemi di illuminazione, il dispiegamento di pattuglie a distanza di 50 metri una dall’altra e il rafforzamento dei posti di blocco. Le forze di sicurezza controllano il confine 24 ore su 24 e dovrebbero essere coadiuvate da telecamere di sorveglianza installate in alcuni punti strategici.

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