Siria. La denuncia dell’arcivescovo Hindo: cristiani abbandonati nelle mani dell’IS


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L’arcivescovo siro-cattolico a capo dell’arcieparchia di Hassakè-Nisibi, mons. Jacques Behnan Hindo, lancia un nuovo appello per i cristiani perseguitati: «Ci sono ancora centosessanta cristiani siriani nelle mani di quelli del Daesh (acronimo arabo con cui si indicano i miliziani dell’Is). Per non morire di fame c’è chi vende l’auto per rimediare anche solo un pacchetto di zucchero».

Interpellato dall’agenzia di stampa Adnkronos, l’arcivescovo siro-cattolico chiede «l’impegno di tutto il mondo per combattere l’Is». La Russia si accinge a presentare un piano di pace per la Siria, un documento nel quale non si parla di un’uscita di scena del leader siriano Bashar Al-Assad.

«Con la Siria – denuncia l’arcivescovo siro-cattolico – la Russia ha preso nuovamente posto nello scacchiere internazionale. Come pure l’America. Assad è stato il solo a dire no agli Usa. Oggi tutti sono contro di lui ma rimarrà. È un capo carismatico e la Siria ha bisogno di lui, è il solo che può fare camminare le cose. Nessuno ci deve imporre un leader».

Su tutto, la guerra all’Isis. «Tutto il mondo – dice mons. Hindo – deve aiutare l’esercito siriano a combattere l’Isis. La Siria potrà avere pace soltanto se ci lasciano soli. Le grandi potenze, armate dal dio denaro, devono lasciarci. Tutti quelli che non sono siriani se ne devono andare. Solo così potremo avere un riscatto».

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