Le forze dell’esercito siriano sono riuscite a recuperare terreno e sono avanzate nella periferia meridionale di Aleppo, seconda città del paese. In particolare, è stato ripreso il controllo del distretto di strategico Ramousehi, liberato, grazie alla copertura aerea dell’aviazione russa, dopo scontri feroci con le milizie dell’opposizione capeggiate dai gruppi armati islamisti e jihadisti. Le truppe di Damasco sono così riuscite a mettere sotto assedio i quartieri della parte orientale della città controllati dall’opposizione, facendo ritornare la situazione in città uguale a prima della recente offensiva dei ribelli.
Intanto Daesh starebbe evacuando i suoi membri e armi dalla cittadina di al-Bab per dirigersi verso est, nella vicina città di Khafsa. Le forze siriane hanno proseguito i loro successi anche nella campagna a nord di Hama, lungo l’asse nord di Khattab, dove hanno affrontato Faylaq Al-Sham e Jund Al-Aqsa e hanno ristabilito pieno controllo del piccolo villaggio di Zawar Al-Jadeed.
Nel frattempo, in un raid aereo contro le formazioni jihadiste, è stato ucciso il capo del gruppo jihadista Jabhat Fatah al Sham (Fronte per la conquista del Levante), Abu Hajir al Homsi. Secondo le ricostruzioni, un caccia ha bombardato la parte meridionale di Aleppo mentre era in corso una riunione dei capi locali della formazione, sorta dalle ceneri del Fronte al Nusra, per respingere l’offensiva delle truppe del governo siriano di Bashar al Assad.
Secondo quanto ha riferito l’emittente satellitare “Al Jazeera”, i bombardamenti avrebbero provocato la morte di altri esponenti del gruppo islamista, tra cui Abu Muslim al Shami. La loro morte è stata confermata proprio dal gruppo ribelle attraverso un messaggio su Twitter. Un altro raid aereo condotto da caccia non identificati ha colpito il sistema missilistico del gruppo islamico ad Aleppo.