Il Fronte al-Nusra, gruppo jihadista legato ad al-Qaeda e attivo in Siria, ha rapito 20 membri di un gruppo armato anti- Assad appena rientrato dalla Turchia, dove aveva partecipato a un programma di addestramento ed equipaggiamento gestito dagli Usa. Lo riporta l’agenzia ufficiale turca Anadolu, secondo la quale il gruppo (in totale 54, quasi tutti turkmeni) era rientrato nel nord della Siria il 13 luglio, appena dopo la conclusione del programma Usa, e si era posizionato nel villaggio di Malikiya, nei pressi della città di Azaz, a nord di Aleppo.
«Fonti affidabili», citate dall’Anadolu, sostengono che, poco dopo il loro arrivo, al-Nusra ha rapito 20 militanti del gruppo, tra i quali il loro leader, Nadim al-Hasan, e il suo vice. I jihadisti si sono inoltre impossessati delle loro armi e degli altri equipaggiamenti. I miliziani dell’Esercito Libero Siriano avrebbero aperto un negoziato con al-Nusra per ottenere il rilascio dei 20 ostaggi.
Gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani confermano la notizia del rapimento e aggiungono che sarebbe avvenuto il 28 luglio, quando i miliziani appena addestrati dagli Usa rientravano da una riunione ad Azaz finalizzata al coordinamento con altri gruppi.
Gli Stati Uniti hanno lanciato lo scorso maggio un programma finalizzato all’addestramento in Turchia di circa 5.400 uomini all’anno. Il programma non è ancora pienamente operativo, perché Usa e Turchia non si sono ancora accordate su quali ribelli addestrare.
