Sono oltre 50 gli aerei e gli elicotteri schierati dalla Russia in Siria in quella che il governo di Mosca definisce un’operazione antiterrorismo. Lo fa sapere il portavoce del ministero della Difesa russo, generale Igor Konashenkov. Secondo il quotidiano Kommersant, che cita una fonte militare, i jet russi schierati nella base aerea di Hmeimin, vicino a Latakia, sarebbero dei cacciabombardieri SU-24M e SU-34, degli aerei da attacco al suolo SU-25SM e dei caccia multiruolo SU-30SM. Inoltre la Russia disporrebbe in Siria di elicotteri d’assalto Mi-24 e di elicotteri multiruolo Mi-8.
Nel frattempo è arrivato dal ministero della Difesa russo il primo bilancio dei raid condotti dall’aviazione: gli aerei hanno distrutto o danneggiato 12 obiettivi dell’Isis in Siria, inclusi un quartier generale e un deposito di munizioni vicino Idlib, un punto di comando vicino Hama e una fabbrica di esplosivi a nord di Homs. “I jet russi – ha riportato il ministero – hanno compiuto 8 raid notturni contro i terroristi in Siria distruggendo 4 obiettivi”.
RUSSIA, NON CI RISULTANO CIVILI FERITI IN RAID – In Siria “non ci sono stati attacchi contro infrastrutture civili” da parte delle forze aeree russe “nè tantomeno contro edifici dove potevano trovarsi dei civili”. Lo ha confermato il generale Igor Konashenkov precisando che gli obiettivi da attaccare sono stabiliti “solo dopo una ricognizione minuziosa” con satelliti spaziali e droni.
CREMLINO, ESISTE LISTA GRUPPI ESTREMISTI OBIETTIVO DEI NOSTRI RAID – Esiste una lista delle organizzazioni estremiste obiettivo dei raid aerei russi. Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, precisando che i bersagli “sono individuati in coordinamento” con i militari di Damasco. È comunque “troppo presto” per poter parlare di risultati dell’impegno militare di Mosca che si protrarrà “durante l’offensiva delle forze siriane, perché è importante ricordare che questa operazione ha come obiettivo quello di sostenere le forze siriane nel contrasto all’Is e ad altri gruppi estremisti”, ha aggiunto Peskov, mentre il ministero della difesa ha reso noto che i raid sono proseguiti anche nella notte. L’apertura di un canale di comunicazione fra Russia e Stati Uniti per la cosiddetta ‘deconfliction’, per evitare cioè incidenti in Siria, potrebbe avvenire già oggi, ha annunciato ieri sera, dopo un altro colloquio ancora con il ministro russo Sergei Lavrov, Kerry.
DAMASCO, IL TERRORISMO SI BATTE COORDINANDOSI CON NOI – Il terrorismo in Siria si può battere solo “tramite il coordinamento con l’esercito siriano”. Lo ha detto l’ambasciatore del governo di Damasco in Russia, Riad Haddad, aggiungendo che “la coalizione creata da Washington agisce da più di un anno, ma in questo lasso di tempo il territorio controllato dall’Isis è soltanto aumentato”.