Siria. Nuove prove dimostrano che furono i terroristi a usare le armi chimiche nel 2013


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La Siria ha presentato alla Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) nuove prove che la cosiddetta opposizione armata siriana, con l’appoggio dell’Occidente, è responsabile per l’attacco chimico condotto nel mese di agosto 2013, nel’Est Ghouta, come ha riferito Mikhail Ulyanov, direttore del Dipartimento di sicurezza e il disarmo, Ministero degli Affari Esteri della Russia.

“La Siria ha fornito ulteriori prova che il cloro, parte delle sostanze chimiche tossiche è stato utilizzato” dai terroristi, ha spiegato il diplomatico russo in un’intervista con l’agenzia di stampa Interfax.

L’OPCW attualmente ha ricevuto tali informazioni e intende svolgere un’indagine per valutare la loro veridicità, ha aggiunto.

Gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali hanno approfittato di un attacco chimico nel mese di agosto 2013, nella regione di Guta, nei sobborghi della capitale Damasco (sud), per far pressione sul presidente siriano Bashar al-Assad per eliminare il suo arsenale chimico o affrontare la minaccia di un intervento militare.

La Siria, nel frattempo, ha permesso gli ispettori delle Nazioni Unite (ONU) che giunsero sul luogo dell’attaco per verificare che avesse usato agenti chimici.

Sia la Siria che la Russia, al momento, ribadirono che l’attacco era stato condotto da gruppi armati e accusarono le Nazioni Unite di ignorare le prove presentate.

Il 21 agosto 1429 civili sono stati uccisi con sarin gas. Tra questi, più di 300 bambini.

 

Fonte: Hispan Tv

Traduzione: Francesco Guadagni

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