Quattro parlamentari francesi stanno svolgendo una missione in Siria per la prima volta dopo la rottura delle relazioni diplomatiche decisa a maggio 2012 congiuntamente da Francia, Gran Bretagna, Italia, Germania e Spagna.
Secondo fonti del governo di Damasco, , sono stati ricevuti dal Martedì Vice Ministro degli Esteri siriano Faisal Moqdad e Mercoledì dovrebbe incontrarsi con il capo della diplomazia Walid Muallem. Hanno anche cenato con il Mufti della Repubblica lo sceicco Ahmad Hassoun.
“Eccoci, siamo qui per una missione con Gerard Bapt (deputato della maggioranza socialista), Jean-Pierre Vial (senatore opposizione di destra) e François Zocchetto (senatore di centro-destra),” ha detto all’AFP il parlamentare di destra Jacques Myard.
“E’ una missione a titolo personale per vedere cosa succede, per sentire, ascoltare. Ottenerremo informazioni”, ha affermato Myard, senza dire se i parlamentari incontreranno Bashar al-Assad,
Il ministero degli Esteri francese ha fatto alcune precisazioni in merito a questo viaggio. “I parlamentari in questione non trasportano nessun messaggio ufficiale”, ha dichiarato un portavoce, Alexandre Giorgini. “Si tratta di un’iniziativa dei parlamentari, in base al principio della separazione dei poteri, non è stato deciso nulla di concerto con il ministero”, ha aggiunto.
I quattro parlamentari sono stato in Libano lunedì e da oggi sono in Siria, dove hanno anche visitato l’ospedale e la scuola francese a Damasco. Alla domanda circa il finanziamento del viaggio, Myard ha spiegato: “Ho pagato il mio biglietto, ho pagato il mio hotel la scorsa notte a Beirut.”
Parigi ha svolto un ruolo determinante nella comparsa della crisi e la guerra in Siria dal marzo 2011. Ha sostenuto le fazioni dell’opposizione siriana, che ha descritto come moderate, come se rappresentassero l’intero popolo siriano. Rifiutando di ammettere che una parte del popolo siriano ha sostenuto il governo in carica.
Fin dall’inizio, Parigi si è arrogato il diritto di parlare a nome del popolo siriano, chiedendo costantemente la partenza del presidente Bashar al-Assad, aspetta la sua caduta da un momento all’altro.
Traduzione: Francesco Guadagni
Fonte: Al Manar