La Siria ribadisce la sua posizione, affermando di essere pronta a negoziati con le opposizioni “senza precondizioni”, mentre questa settimana a Ginevra è prevista la ripresa delle trattative. Ad affermarlo è stato il ministro degli Esteri, Walid al Moallem, ricevendo a Damasco l’inviato speciale dell’Onu, Staffan de Mistura. I negoziati devono riprendere dopo una prima tornata nella città svizzera, il mese scorso, che ha visto le parti dialogare ciascuna con il solo de Mistura, ma senza incontri diretti.
La settimana scorsa l’inviato dell’Onu ha auspicato che i nuovi negoziati si concentrino su un “inizio concreto o reale della transizione politica”. Ma la questione centrale rimane il ruolo che il presidente Bashar al Assad dovrà avere in questa transizione, con le opposizioni che ne chiedono l’uscita di scena e il governo che non intende parlarne.
“Il popolo siriano – ha detto Moallem, citato dall’agenzia governativa Sana – è fiducioso nel suo diritto di decidere del proprio futuro e nell’inevitabilità della sua vittoria sull’Isis, il Fronte al Nusra e altre organizzazioni terroriste che continuano a violare l’accordo per la cessazione delle ostilità su direttiva dei loro sponsor in Turchia, Arabia Saudita e altri”.