Una «lettera» lunga ben «dieci chilometri» per mettere nero su bianco la propria «fedeltà alla patria» e al leader siriano Bashar al-Assad. È l’ultima iniziativa in Siria di cui dà notizia l’agenzia di stampa ufficiale Sana. L’obiettivo, si legge, è mettere insieme «la petizione popolare più lunga da presentare agli organismi giuridici a valenza internazionale per chiedere la revoca delle ingiuste sanzioni economiche imposte alla Siria».
Non solo, l’obiettivo è anche chiedere «la fine delle interferenze nelle questioni interne della Siria e chiamare a rispondere le parti e le fazioni coinvolte nel bagno di sangue in Siria». Stando a quanto si legge, l’iniziativa del ‘National Unity Gathering’ ha toccato varie zone del Paese insanguinato da un conflitto che si trascina da oltre quattro anni e che – scoppiato dopo l’inizio di inedite proteste antigovernative – ha fatto almeno 250mila morti.
Secondo la Sana, la lettera – piena di firme per ben «cinque km di carta» con la bandiera della Siria stampata tra un ‘autografo’ e l’altro – è passata di mano in mano in varie zone di Damasco (università comprese) e della provincia, di Lattakia, Daraa e Sweida e continuerà a girare fino al raggiungimento del «decimo chilometro».