Un gruppo di miliziani siriani addestrati dagli Stati Uniti e presenti nel nord del Paese in funzione anti-Stato islamico (Isis) affermano di aver perso i contatti con un loro ufficiale che secondo altre fonti ha disertato consegnando se stesso e «grandi quantità di armi» all’ala locale di al Qaida. Sul suo profilo Facebook, il maggiore Anas Ubayd prende le distanze dalla 30/ma brigata, il gruppo creato dal programma di addestramento Usa nel nord della Turchia, ma afferma che lui e i suoi uomini combatteranno l’Isis ad Aleppo.
Dal canto loro, i vertici della 30/ma brigata confermano di aver perso le tracce di Ubayd senza fornire ulteriori dettagli. La stampa britannica e statunitense dà intanto risalto oggi a una serie di dichiarazioni apparse sui social network da sedicenti membri di Jabhat an Nusra, l’ala siriana di al Qaida in Siria.
Secondo le dichiarazioni di questi «miliziani», tra cui alcuni europei, Ubayd ha consegnato «grandi quantità di armi» alla Jabhat an Nusra, l’ala siriana di al Qaida. Su Twitter, un sedicente qaedista olandese mostra un fucile automatico Mk14 EBR, di fabbricazione americana.