Tangenti Fifa: nel 2010 vinse il Marocco ma il mondiale andò in Sudafrica


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Dopo le dimissioni del numero uno Sepp Blatter, non accenna a placarsi la bufera che ha investito la Fifa, con dirigenti accusati di avere incassato mazzette per assegnare i Mondiali del 2010 al Sudafrica, e soprattutto il suo presidente al corrente delle irregolarità. Le dimensioni dello scandalo sono diventate tali che non si escludono pesanti conseguenze per Russia 2018 e Qatar 2022, la cui scelta continua a sollevare molti dubbi, e anche in questi casi si parla di corruzione.

Registrazioni segrete prodotte e rivelate oggi dal britannico Sunday Times indicano che i mondiali di calcio del 2010 avrebbero dovuto essere assegnati al Marocco, ma il Sudafrica ha pagato mazzette più di quanto Rabat fosse pronta a fare. Secondo il domenicale, le registrazioni, della cui esistenza era al corrente anche la Fifa, e in particolare Blatter, in quanto il Sunday Times ha consegnato loro i documenti, che sono al centro dell’inchiesta americana attualmente in corso. Uno dei 24 membri del comitato esecutivo della Fifa, Ismail Bhamjee del Botswana, racconta che a vincere il voto segreto per organizzare i Mondiali del 2010 è stato il Marocco, anche se non esclude che alcuni dei delegati potrebbero avere mentito, essendo il voto segreto. Fatto sta che il Marocco avrebbe in realtà battuto il Sudafrica di due voti, ma il risultato ufficiale è stato truccato.

E anche il Marocco, come il Sudafrica, ha pagato tangenti ad alcuni membri del comitato esecutivo, ma di entità minore. Tra questi Jack Warner, ex vicepresidente della Fifa, avrebbe ricevuto un milione di dollari dal Marocco, ma poi avrebbe cambiato idea perchè il Sudafrica gliene avrebbe versati ben dieci. Le registrazioni parlano anche di 1,2 milioni pagati dal Qatar per ottenere i Mondiali del 2022: una voce che è già circolata e che il paese del Golfo smentisce recisamente.

Come accennato, la tangente pagata dal Sudafrica sarebbe stata di 10 milioni di dollari, e «anche Blatter lo sapeva» secondo il sudafricano Sunday Times, in possesso di una mail nella quale in segretario Fifa Jerome Valcke parla dei colloqui al riguardo tra Blatter e il presidente del Sudafrica. Il quotidiano sudafricano scrive che in una mail del 7 dicembre 2007 indirizzata al governo di Pretoria, e ora in suo possesso (ma non l’ha pubblicata), il segretario generale della Fifa Jerome Valcke scriveva che i contestati 10 milioni di dollari «erano basati su colloqui tra la Fifa e il governo del Sudafrica e anche tra il nostro presidente Blatter e il Presidente Thabo Mbeki».

Per la Fifa si trattava solo del versamento di un contributo allo sviluppo del calcio centroamericano, ma gli investigatori Usa sostengono che quei soldi finirono sul conto del presidente Concacaf Jack Warner, ora agli arresti, e furono in parte girati agli altri due dirigenti Fifa corrotti per votare Sudafrica come sede del Mondiale 2010. Sulla vicenda torna anche la Bbc: invece di contribuire allo sviluppo del calcio caraibico, i fondi sarebbero serviti almeno in parte a pagare i debiti di Warner.

Nei documenti pubblicati dall’emittente si legge che una catena di supermercati di Trinidad ha ricevuto oltre 4,8 milioni di dollari, mentre altri 360mila dollari sarebbero stati ritirati in banca da gente legata all’ex dirigente Fifa. Infine, di sospetta corruzione in seno alla Fifa parla anche Josè Mourinho, l’attuale allenatore del Chelsea. Nel 2012 – racconta Mourinho, sempre al Sunday Times – è giunto secondo, dietro Vicente Del Bosque, vincitore dell’Europeo con la Spagna, nella classifica dei miglior allenatori dell’anno, ma tre delegati, portoghesi come lui, che lo avevano scelto sostengono che il loro voto è stato alterato.

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