L’Iran ha confermato l’arrivo del primo carico dei sistemi di difesa aerea S-300 inviati dalla Russia. In un comunicato stampa il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Hossein Jaber Ansari, ha annunciato l’avvenuta consegna, che era già stata anticipata in un discorso dal ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov. Mosca avrebbe consegnato a Teheran due battaglioni completi del sistema missilistico contraereo S-300PMU-2. Il contratto fra Teheran e Mosca relativo all’acquisto di sistemi difensivi missilistici S-300 risale al 2007, ma è stato interrotto nel 2010 a causa delle sanzioni della Comunità internazionale contro l’Iran.
L’accordo del valore di oltre 800 milioni di dollari è stato annullato e l’anticipo è stato restituito alla parte iraniana. Per protestare contro la cancellazione del contratto Teheran ha depositato una causa per 4 miliardi di dollari presso l’arbitrato internazionale di Ginevra accusando la Russia di inadempienza degli obblighi contrattuali. Il caso ha subito un deciso mutamento nella primavera del 2015, quando in seguito al comunicato di Losanna relativo al possibile accordo sul nucleare iraniano fra Teheran e paesi del gruppo dei 5+1 (Cina, Francia, Regno Unito, Russia, Stati Uniti più la Germania), il presidente russo Vladimir Putin ha tolto il divieto di consegna del sistema S-300 all’Iran.
Secondo gli esperti la consegna definitiva del sistema rappresenta un precedente per la futura vendita di armi sofisticate all’Iran da parte di Mosca. Nel corso di una visita a Mosca avvenuta in febbraio, il ministro della Difesa iraniano Hossein Dehghan ha espresso la volontà di acquistare dalla Federazione Russa anche caccia Su-30SМ, addestratori aerei Yak-130, elicotteri Mi-8 e Mi-17, batterie costiere mobili Bastion, fregate e sottomarini diesel-elettrici per un importo totale pari a 8 miliardi di dollari. Il contratto per l’acquisto da parte dell’Iran di otto caccia multiruolo russi Su-30SМ, in particolare, potrebbe essere firmato entro la fine del 2016.
