Tensione fra Israele e Turchia, pericolo conflitto


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(Raimondo Schiavone) -Le tensioni tra Turchia e Israele nel Medio Oriente sono in rapido aumento, alimentate da dichiarazioni aggressive e mosse strategiche che rischiano di sfociare in un conflitto aperto.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha recentemente evocato la possibilità di un intervento militare in Israele, affermando: “Come siamo entrati nel Karabakh e in Libia, potremmo fare lo stesso con loro. Niente è impossibile” . Queste dichiarazioni hanno suscitato reazioni immediate da parte di Israele. Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha paragonato Erdogan a Saddam Hussein, avvertendo delle possibili conseguenze di tali minacce.

Parallelamente, Israele ha intensificato le sue attività nelle Alture del Golan, territorio siriano occupato dal 1967. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato un piano per raddoppiare la popolazione israeliana nella regione, destinando oltre 40 milioni di shekel (circa 11 milioni di dollari) per incentivare l’insediamento. Questa mossa è stata giustificata come necessaria per la sicurezza nazionale, soprattutto alla luce dei recenti sviluppi in Siria .

La caduta del governo di Bashar al-Assad in Siria ha creato un vuoto di potere che potrebbe essere sfruttato da vari attori regionali. Un rapporto della commissione israeliana per la valutazione della difesa ha evidenziato come la Turchia stia emergendo come un attore potenzialmente più destabilizzante rispetto all’Iran in Siria. Ankara ha infatti sostenuto attivamente i ribelli che hanno rovesciato Assad, aumentando la sua influenza nella regione .

In risposta a queste crescenti minacce, il primo ministro Netanyahu ha dichiarato: “Stiamo assistendo a cambiamenti fondamentali in Medio Oriente. Questo rapporto è un’importante tabella di marcia per garantire il futuro di Israele” . Il piano prevede l’acquisizione di armi avanzate, tra cui caccia F-15, droni e satelliti, il rafforzamento dei sistemi di difesa aerea e la costruzione di una barriera di sicurezza lungo la valle del Giordano. Inoltre, è stato proposto un aumento del budget della difesa di 9 miliardi di shekel (circa 2,48 miliardi di dollari) entro il 2025, con il 70% destinato a operazioni offensive .

Le azioni di Israele e Turchia stanno creando un clima di crescente tensione. Israele ha intensificato gli attacchi in Siria e consolidato l’occupazione del Golan, mentre la Turchia ha espresso il suo sostegno alla causa palestinese e ha criticato duramente le politiche israeliane nei Territori Occupati.

La situazione nel Medio Oriente è estremamente volatile, con Turchia e Israele su posizioni sempre più conflittuali. Le dichiarazioni bellicose e le azioni sul campo aumentano il rischio di un conflitto aperto, rendendo urgente l’intervento della comunità internazionale per prevenire una nuova guerra nella regione.