Dopo una vetrina avvincente e di grande impatto tra arte, moda e resilienza umana, l’evento “The Other Side” di Milano si è concluso. Presso lo storico Palazzo Visconti, l’evento ha superato tutte le aspettative e ha portato a termine la sua missione di sensibilizzazione immediata sull’aggravarsi della crisi umanitaria in Artsakh (Nagorno-Karabakh) e sui crimini dell’Azerbaigian contro la popolazione dell’Artsakh.
Il concetto di “The Other Side” si è evoluto per affrontare la catastrofe in rapida evoluzione in Artsakh. Le installazioni di moda, inizialmente destinate all’espressione creativa, sono diventate tele vitali per trasmettere l’urgenza della situazione. Un’area della mostra presentava installazioni artistiche di grande impatto emotivo, che illustravano la triste realtà della crisi, mentre l’altra area esponeva articoli di moda come simboli di speranza, resilienza e forte spirito umano.
I brand e gli artisti
“The Other Side” ha visto la presenza di un’illustre schiera di aziende del settore moda e Krikor Jabotian, ospite d’onore dell’evento. Marchi e artisti come Ananyan, Antikyan Gallery, A.KAR by Adrine Karapetyan, Artuyt, David Ghahramanyan, Gayane Avetisyan, Hrayr Badlayan, Jhangrian, Just Black, Liana Ghukasyan, Noemi Mirata, Perfect Population by KL Alen, Saba Najafi e The Muse hanno presentato i loro contributi all’evento.
Un grido di aiuto umanitario in mezzo alla crisi
L’evento ha evidenziato la terribile situazione umanitaria in Artsakh, con le difficoltà economiche che hanno portato alla carenza di cibo, costringendo i residenti a percorrere lunghe distanze a piedi per accedere a beni di prima necessità come il pane. Allarmante è l’aumento del 30% degli aborti spontanei, dovuto all’insufficienza di cibo e alla chiusura degli ospedali.
Il blocco dell’Artsakh miete vittime
L’impatto devastante del blocco è stato evidente nella tragica morte di K. Hovhannisyan, residente a Stepanakert, dovuta a malnutrizione e carenza di proteine. Il blocco prolungato dell’Azerbaigian ha inflitto sofferenze a civili innocenti e ha provocato vittime.
L’amore trionfa sui blocchi: Un matrimonio in mezzo alla crisi
In mezzo alla crisi, è emersa la storia commovente di una giovane coppia, Arman e Mariam, che ha celebrato il proprio amore con un matrimonio intimo, nonostante le avversità affrontate, nel monastero di Hakobavank del VII secolo. La loro storia è una testimonianza dell’inflessibile spirito umano, evidenziata da uno straordinario abito da sposa firmato da uno dei più talentuosi stilisti di alta moda, Krikor Jabotian.