Crolla la presenza femminile nel Parlamento turco. Nel voto anticipato che ha restituito la maggioranza assoluta all’Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan sono state elette 75 donne su 550 seggi disponibili. Appena 5 mesi fa, nelle elezioni del 7 giugno, si era invece registrata la cifra record di 97 deputate.
Un calo dal 18% al 14% del totale del Meclis, la Grande Assemblea Nazionale di Ankara. Delle nuove parlamentari, 32 sono state elette nelle file dell’Akp, 21 per il socialdemocratico Chp e 19 per il filo-curdo Hdp, che resta il partito con la percentuale più alta di quote rosa sul totale dei suoi eletti. Solo 3 sono invece le donne elette dal nazionalista Mhp.
ERDOGAN E LE DONNE – Esattamente un anno fa, intervenendo a Istanbul a un meeting dedicato proprio al tema “Donne e giustizia”, Erdogan aveva accusato le femministe di non comprendere lo “speciale status” che l’Islam attribuisce alle donne in quanto madri. “La nostra religione – aveva affermato Erdogan – ha definito il posto delle donne nella società: la maternità. Porre donne e uomini sullo stesso piano è contro natura. Uomini e donne sono stati creati diversi. La loro natura è differente. La loro costituzione è differente. Perché alle donne non è richiesto di fare lo stesso lavoro degli uomini, come nei regimi comunisti. Mentre le madri godono di una posizione alta, la più alta. Che solo loro possono raggiungere. Non si può spiegare questo alle femministe. Loro non accettano la maternità. A loro non interessa”. A supporto delle sue teorie, Erdogan aveva portato l’esempio della condizione femminile nella regione dell’Anatolia negli ultimi decenni, dove “le nostre povere madri hanno sofferto enormemente e si sono ingobbite, mentre gli uomini giocavano a carte o a dadi nelle sale da tè. Un crimine”.
ERDOGAN TRIONFA ANCHE A ISTANBUL E ANKARA – L’Akp di Recep Tayyip Erdogan trionfa a Istanbul e Ankara. Nel voto in cui ha recuperato la maggioranza assoluta in Parlamento, il partito del presidente turco ha conquistato quasi il 50% anche nelle due principali città del Paese. Con il 100% dei seggi scrutinati, nella metropoli sul Bosforo l’Akp ha ottenuto il 48,92%, mentre nella capitale turca il 48,98%. In entrambi i casi fa registrare una crescita di oltre 7 punti rispetto al voto del 7 giugno. Due risultati comunque in linea con il 49,48% conquistato a livello nazionale. A Smirne, terza città del Paese e storica roccaforte laica del Chp, il partito di Erdogan si è invece fermato al 31,7%, guadagnando però 5 punti rispetto a giugno.