Turchia. Davutoğlu: camion con armi destinate ai turkmeni in Siria


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«Sì, lo dico senza esitazioni, erano aiuti destinati ai turkmeni». Con queste parole il premier turco Ahemt Davutoğlu ha commentato le immagini e i video diffusi  dal quotidiano Cumhuriyet, che mostrano un carico di armi all’interno di alcuni camion fermati a gennaio 2014 dalla gendarmeria mentre si dirigevano verso il confine con la Siria. In passato il governo turco ha sempre parlato del carico dei tir come di aiuti umanitari per i turkmeni di Siria.

In un comizio elettorale ad Ankara, Davutoğlu non ha negato che si trattava di armi, come mostrano chiaramente le immagini. «C’è una guerra alle nostre porte – ha detto il premier – e noi vediamo i nostri fratelli turkmeni, arabi e curdi che vengono massacrati».  Cumhuriyet ha scritto che le armi sui tir del servizio di intelligence (Mit) erano destinate a non meglio precisati gruppi di ribelli. In seguito alla pubblicazione delle immagini, il quotidiano è stato messo sotto inchiesta e l’accesso al suo sito è stato bloccato in Turchia.

I camion erano stati fermati dalla gendarmeria a gennaio 2014 nella provincia di Adana e la vicenda aveva subito suscitato grande scalpore, nonostante le smentite del governo. Ankara aveva accusato l’imam Fethullah Gulen, alla guida della potente setta Izmit e residente negli Usa, di aver organizzato lo scandalo per mettere in difficoltà l’allora premier Recep Tayyip Erdogan, oggi capo dello Stato. A febbraio 2014 il governo ha ordinato il silenzio stampa sulla vicenda, mentre lo scorso aprile un tribunale ha disposto l’arresto dei 17 militari che hanno bloccato il camion.


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