Turchia: Erdogan agita lo spettro delle elezioni anticipate


0 Condivisioni

 

Le elezioni anticipate sarebbero «inevitabili» se l’Akp finora al governo ed il principale partito di opposizione, il Chp, non riuscissero a formare un esecutivo entro i 45 giorni fissati dalla Costituzione. Ad ammetterlo è il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ad una settimana dal voto che ha fatto perdere la maggioranza assoluta al suo Akp, per la prima volta in 13 anni. In dichiarazioni citate dal giornale «Milliyet» e concesse ai giornalisti ieri sera sul volo di ritorno da Baku, Erdogan ha detto di voler dare il mandato di formare il nuovo governo all’Akp, che è il primo partito, con il 41% dei voti. Ma «se il partito che è arrivato primo alle elezioni non riuscisse a formare il governo e neanche il secondo (il Chp, ndr)…in questo caso andare di nuovo alle urne sarebbe inevitabili».

«Io non chiamo questo voto anticipato, ma nuove elezioni», ha sottolineato, sostenendo come sia «impensabile lasciare il Paese senza un governo». «L’incertezza – ha riconosciuto – non dovrebbe durare molto, per far sì che non siano danneggiati gli investimenti e le nostre relazioni internazionali. Un governo dovrebbe essere formato al più presto possibile».

Il presidente ha poi annunciato l’intenzione di incontrare i leader degli altri quattro partiti entrati in Parlamento. «Vorrei invitarli separatamente ed avere la loro opinione sul processo» in corso per la formazione del governo, ha concluso, «potrei iniziare questi incontri prima del giuramento dei parlamentari, potrei invitarli questa settimana».

0 Condivisioni