La Turchia invierà a Gaza una nave generatrice di elettricità. Lo ha detto il ministro dell’energia, Taner Yildiz, secondo il quale “il progetto a lungo termine della Turchia prevede la costruzione in Palestina di centrali elettriche mentre come soluzione rapida, in circa due/tre mesi, la Turchia prevede di inviare da Bassora a Gaza, una nave generatrice di 100 megawatt”.
Yildiz ha ribadito che Israele deve togliere il blocco sulla Striscia per permettere di riconsegnare il potere alla città. Israele con i suoi raid ha colpito ben 10 impianti di energia, il che significa una perdita totale di 120 megawatt di energia per la città di Gaza. Per il governo turco l’atteggiamento di Tel Aviv deve cambiare immediatamente in quanto “l’accesso all’energia è un diritto umanitario”.
Il ministro ha aggiunto che “per avere una soluzione permanente ai problemi energetici della Palestina, quest’ultima dovrebbe beneficiare dei propri giacimenti di gas. D’ora in poi, la Turchia parteciperà a qualsiasi richiesta di energia da parte dello stato palestinese”.
Il ministro dell’energia palestinese, Omar Kittaneh, si è detto molto soddisfatto dell’incontro con il ministro turco. Kittaneh ha aggiunto che, entro pochi giorni, consegnerà i piani per il settore energetico in Palestina alle autorità turche.
Finora sono state prodotte dal settore privato turco, sette centrali galleggianti con 1000 megawatt di capacità.