Israele ha fornito sostegno all’ISIS nella lotta contro il governo siriano. Lo ha confessato un ex membro del gruppo terroristico. Durante un’intervista con il quotidiano turco “Haberturk”, come riporta Hispan Tv, il terrorista, soprannominato Omar, ha ammesso che un anno fa era disoccupato ad Ankara, città dove alcuni membri del gruppo jihadista gli hanno stato chiesto di entrare nei loro ranghi in cambio di denaro. Insieme ad altri 12 i membri dell’Isis, Omar si è spostato al sud della provincia turca di Gaziantep per ricevere un addestramento militare.
“Dopo aver trascorso 15 giorni nel campo di addestramento, siamo stati spostati per combattere l’esercito siriano. Per ogni missione militare alla quale ho partecipato, mi hanno dato 150 dollari”, ha detto, aggiungendo che in seguito i terroristi dell’ISIS gli hanno “inculcato la dottrina della guerra santa”.
Omar ha ricordato di aver visto un combattente della sua banda ferito e poi trasferito nei territori occupati palestinesi perché “i medici israeliani in questo modo gli avrebbero garantito la migliore assistenza medica”. In questo contesto, nel mese di febbraio, il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha segretamente visitato un ospedale militare sulle alture del Golan dove i terroristi erano stati feriti in scontri con le forze siriane.
Il sostegno di Tel Aviv alle bande armate in Siria che combattono contro il governo di Damasco è diventata una priorità: soltanto l’anno scorso, riporta Hispan Tv, Israele ha firmato un contratto del valore di 50 milioni di dollari per questo scopo.
Fonte: HispanTV