Il ricorso alla forza da parte saudita in Yemen non ha portato alcuna soluzione alla crisi, ma ha alimentato la crescita del terrorismo. È la tesi del viceministro degli esteri iraniano, Hossein Amir Abdollahian, in un’intervista all’Irna da Mosca. E la crescita del terrorismo in Yemen avviene, ha aggiunto, «mentre tutti noi siamo impegnati per la soluzione della crisi in Siria e in Iraq, e parliamo della necessità di potenziare la campagna internazionale contro il terrorismo».
I miliziani di Al Qaida, da anni presenti nelle regioni centro-orientali del Paese, hanno colmato molti vuoti creati dalla guerra civile, con varie conquiste territoriali. Amir Abdollahian ha aggiunto che Teheran e Mosca sosterranno gli sforzi dell’inviato speciale dell’Onu, Ismail Sheikh, nel favorire negoziati tra le due parti yemenite a Muscat, capitale dell’Oman. E ha criticato il silenzio sulla crisi in Yemen da parte di organizzazioni regionali ed internazionali.