Israele. Scritte anti cristiane sui muri di Gerusalemme


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Vita sempre più difficile per i cristiani in Israele. La frase “Il prezzo da pagare, il re David per gli ebrei, Gesù è una zozzura” è stata scritta sul muro della Chiesa rumena di San Giorgio, nei pressi di un quartiere giudeo-ortodosso di Gerusalemme. Non è la prima volta che scritte anti cristiane compaiono sui muri della città. I coloni estremisti e gli attivisti di estrema destra negli ultimi mesi hanno intensificato anche le aggressioni contro palestinesi, arabi-israeliani ed esercito. Anche i luoghi di culto cristiani e musulmani sono presi di mira quasi quotidianamente. Intanto a Gerusalemme  la polizia ha rafforzato la sorveglianza dei siti religiosi sensibili in vista della visita di papa Francesco in Terra Santa dal 24 al 26 maggio.

Mercoledì, dopo la comparsa della scritta “Morte agli arabi e ai cristiani”, su un edificio di proprietà del Vaticano, in prossimità della Città vecchia, i vescovi hanno scritto un documento diffuso dal Patriarcato latino (cattolico): “Siamo molto preoccupati per la mancanza di sicurezza e per l’assenza di reazione sulla scena politica e temono una escalation di violenza. Di fronte all’assenza di azioni delle autorità israeliane i vandali sono arrivati a fare minacce personali”. Ed è pro­ba­bile che que­sti attac­chi rien­tre­ranno nei col­lo­qui che papa Fran­ce­sco avrà a fine mag­gio con i mas­simi rap­pre­sen­tanti israe­liani.

Lo stesso giorno il ministro della Sicurezza interna e la sua collega della Giustizia, Tzipi Livni, hanno tenuto una riunione d’urgenza con il procuratore generale e i capi dei servizi per discutere di eventuali misure repressive. Il livello di guardia è altissimo: “E’ intenzione del governo – ha detto il ministro della Sicurezza interna, Yitzak Aharonivitch, alla radio israeliana – usare la detenzione amministrativa contro chi conduce i cosiddetti attacchi di ‘price-tag'”, come vengono definite le azioni di ‘vendetta’ commesse da nazionalisti ed estremisti ebrei contro gli arabi. La detenzione amministrativa e’ una forma di detenzione senza processo, che finora Israele ha riservato ai palestinesi accusati di reati contro la sicurezza.

La polizia e lo Shin Beth, i servizi di sicurezza interni, temono che gli ebrei ultra-ortodossi approfittino del pellegrinaggio del papa per attirare l’attenzione dei media. La stampa inter­na­zio­nale fino a oggi si è mostrata distratta, quasi reticente,  di fronte a un fenomeno che espone a seri rischi i siti e le isti­tu­zioni cri­stiane in Israele. Preoccupati per troppo tempo  dal “peri­colo isla­mico”, i media internazionali hanno perso completamente di vista  la con­di­zione dei cri­stiani in Terra Santa minacciati dagli attac­chi com­piuti da estre­mi­sti israe­liani.

Approfondimento:

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