25 maggio, festa della liberazione del sud del Libano: nel 2000 Hezbollah sconfisse Israele


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Come ogni anno, il 25 maggio il Libano festeggia l’anniversario della Liberazione del sud del Paese dall’occupazione israeliana. Festa della Liberazione e della Resistenza, per essere precisi. Era il 25 maggio del 2000 quando l’esercito israeliano si ritirò dalla parte meridionale del paese dopo un’occupazione durata 22 anni.  Una data memorabile: grazie alla tenace resistenza delle milizie sciite di Hezbollah (il partito di Dio), le truppe di Tel Aviv furono sconfitte, la prima vera sconfitta militare per il più potente esercito del Medio Oriente.

Nel paese dei cedri questa data rappresenta qualcosa di più di una festa: è il giorno della memoria e dell’orgoglio, il giorno dell’identità nazionale e della sovranità. Il 25 maggio, soprattutto nei territori controllati da Hezbollah, sta a indicare a tutti, soprattutto alle nuove generazioni, che in guerra i numeri non sono tutto: il massiccio dispiegamento delle forze israeliane, ben equipaggiate, non riuscì infatti a fronteggiare la motivazione di migliaia di volontari pronti a sacrificarsi per la libertà del loro paese.  Per questa ragione questa data è considerata dal popolo libanese una vittoria di tutta la nazione.

 

(Archivio  – La festa della Liberazione in Libano nel 2012. Fonte: Assadakah Sicilia)

 

Letture consigliate: 

“Lebanon – Reportage nel cuore della resistenza libanese” a cura di Alessandro Aramu (Arkadia Editore, 2012).

SINOSSI: Dopo la guerra civile del 1975-90, le invasioni israeliane, i massacri, le distruzioni, le lotte tra fazioni politiche e sette religiose, il Libano ha intrapreso un cammino irto di ostacoli, proteso finalmente al raggiungimento di una pace stabile. In questo percorso uno degli attori principali è il “Partito di Dio”, ossia Hezbollah, di chiara ispirazione sciita, radicato nel tessuto sociale e realtà quotidiana del Paese. Ma chi sono veramente i membri di questa organizzazione che ha spaventa l’Occidente? Cosa ha reso il partito un interlocutore essenziale nel processo di pace in atto e nella lotta di all’invasione israeliana del 2006? Come si è ramificato nel territorio e nei cuori della gente, tanto da divenire un punto di riferimento anche per i cristiani? Chi sono i personaggi che ne dettano le mosse politiche? Per rispondere a queste e altre domande, un gruppo di giornalisti italiani, gli unici accreditati fino a oggi, sono entrati nel “cuore” della Resistenza libanese, per conoscere da vicino una realtà poco nota e per sfatare diversi luoghi comuni. Il reportage è arricchito da una sezione fotografica.

 

 

 

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