Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha chiesto alla Nato di intervenire in Libia per contribuire alla sua ricostruzione e per evitare che si trasformi in una nuova Siria dominata dagli islamici. In un’intervista esclusiva con il Daily Telegraph alla vigilia della sua visita a Londra, dove incontrerà il premier britannico David Cameron per rafforzare la cooperazione nell’ambito della sicurezza, al-Sisi ha detto che «la Libia è un pericolo per tutti noi. Se non si forma un governo ci sarà un vuoto di potere che darà spazio agli estremisti».
Il presidente egiziano ha quindi esortato la comunità internazionale a «sostenere qualsiasi sforzo per aiutare il popolo libico e l’economia libica». «Dobbiamo fermare il flusso di soldi e di armi agli estremisti, oltre che di combattenti stranieri – ha detto al-Sisi – Tutti i membri della Nato – compresa la Gran Bretagna – che hanno preso parte alla missione per rovesciare (l’ex colonnello libico Muammar, ndr) Gheddafi devono dare il loro aiuto».
Quella di al-Sisi in Gran Bretagna è la prima dalla deposizione del presidente islamico egiziano Mohammed Morsi nel luglio del 2013.