
In un incontro ufficiale tenutosi a Pechino tra il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, i due leader hanno ribadito con forza il loro impegno per la difesa del libero scambio e del multilateralismo, in un contesto internazionale segnato da crescenti tensioni commerciali e geopolitiche.
Xi Jinping ha affermato che “non c’è un vincitore in una guerra tariffaria” e che l’isolazionismo non porta a nulla se non all’autoisolamento. Il presidente cinese ha richiamato l’attenzione sui 70 anni di sviluppo della Cina, frutto – ha sottolineato – dell’autosufficienza e della lotta ardua, senza dipendere dalla “misericordia degli altri”, né temendo alcuna “irragionevole repressione”.
Secondo Xi, la Cina rimarrà salda nel concentrarsi sulla “buona gestione dei propri affari interni”, indipendentemente dai cambiamenti del contesto internazionale. Ha quindi invitato l’Unione Europea a rafforzare la cooperazione con Pechino per salvaguardare la globalizzazione economica, resistere alle “intimidazioni unilaterali” e mantenere l’equità all’interno della comunità internazionale.
Xi ha ricordato la simbiosi economica tra Cina e UE, due tra le principali potenze commerciali mondiali, la cui produzione economica combinata rappresenta oltre un terzo del PIL globale.
Il primo ministro spagnolo Sánchez ha fatto eco alle parole di Xi, definendo la Cina “un partner strategico dell’Unione Europea” e ribadendo il sostegno della Spagna a relazioni stabili e costruttive tra Bruxelles e Pechino. Ha inoltre sottolineato che l’UE “è impegnata a favore di un commercio aperto e libero”, contraria agli aumenti unilaterali dei dazi, e pronta a rafforzare il dialogo con la Cina.
Entrambi i leader hanno convenuto sulla necessità di una cooperazione internazionale rafforzata per affrontare sfide comuni come il cambiamento climatico, la povertà globale e la salvaguardia di un ordine commerciale fondato su regole condivise.
L’incontro si inserisce in un momento di crescenti frizioni tra Cina, Stati Uniti e alcuni membri del G7, con Bruxelles in bilico tra la pressione transatlantica e il pragmatismo economico orientale. Le parole di Xi e Sánchez sembrano tracciare una linea chiara: di fronte alla frammentazione globale, Cina e UE vogliono proporsi come garanti di stabilità, apertura e cooperazione.
(Raimondo Schiavone)