Partito curdo: ISIS è nato con 2000 militari turchi. Abbiamo le prove


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L’ISIS e la Turchia sono la stessa cosa. La denuncia arriva dal parlamentare curdo del Partito democratico dei popoli (HDP), Demir Celik, che ha denunciato come la maggioranza delle forze combattenti di ISIS sia stata costituita attorno a 2000 funzionari delle forze speciali turche, che nel 1990 avevano tagliato il naso ai guerriglieri del PKK.

“La Turchia – ha affermato l’esponente dell’HDP – ha preso posizione in questa guerra sporca e complicata. Negli ultimi quattro anni gli Stati Uniti sono stati spettatori negli sviluppi in Siria e che sono intervenuti nel momento in cui ISIS è andata fuori controllo. Tuttavia il silenzio della Turchia sul tema deve ancora essere spiegato.Vogliamo sapere perchè la Turchia rimane in silenzio su questa vicenda. Abbiamo ricevuto un’informazione da fonti attendibili e questa informazione mostra chiaramente che gli sviluppi sono contrari a quello che il governo dell’AKP ci sta raccontando”.

Secondo Celik,  l’AKP, il partito del presidente della Repubblica Recep Tayyip Erdoğan, “è coinvolto in operazioni e relazioni segrete con l’ISIS ed è impegnato nella guerra in Siria. Questo è confermato anche dai camion che sono stati bloccati nel dicembre scorso e che contenevano equipaggiamento militare ed armi  che erano sulla strada per la Siria”.

Il Partito democratico dei popoli non ha dubbi: “Il  gruppo che ci viene presentato come ISIS non è composto solo da militanti jihadisti. Abbiamo informazioni che la maggioranza delle forze combattenti sono composte da forze speciali turche che stavano tagliando nasi e orecchie ai combattenti curdi negli anni ’90.Queste forze speciali hanno alloggiato in alberghi e case sicure per mesi a Mosul e hanno viaggiato da Mosul a Makhmour, da Makmour a Sinjar e  adesso stanno comandando e determinando la strategia di ISIS a Kobane”.

“Sappiamo tutti della linea ferroviaria tra Turchia e Siria. Le nostre fonti ci hanno riferito che queste forze speciali turche vengono rifornite di carri armati, artiglieria e missili attraverso questa linea ferroviaria.La motivazione reale per cui la Turchia non si è unita alla coalizione contro ISIS è che la Turchia vuole impedire e fermare la rivoluzione nel Rojava (Siria settentrionale); anche se possono sembrare essere disposti a risolvere la questione curda in Turchia, – ha concluso Celik –  la reale intenzione dello stato turco è di risolverla militarmente”.

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