Un alto funzionario francese ed ex ufficiale della riserva, Patrick Barraquand, ha accompagnato, in tutta discrezione, la delegazione parlamentare che ha visitato Damasco il 25 febbraio scorso ed ha incontrato il generale, Ali Mamluk, responsabile della sicurezza siriana. Lo ha riferito il quotidiano francese, Le Figaro.
Il giornale ha citato un funzionario di intelligence francese che ha dichiarato: «Vogliamo una cooperazione tecnica. I politici hanno i loro ordini del giorno, ma quello che ci preoccupa è il pericolo che minaccia la Francia a causa del fatto che centinaia di giovani si sono uniti ai jihadisti in Siria».
Prima di effettuare il contatto, Barraquand ha contattato l’Intelligence interna (DGSI) ed esterna (DGSE) francese, che non ha sollevato alcun veto sua missione.
Le Figaro ha aggiunto, inoltre, che l’intelligence siriana ha espresso la sua volontà di cooperare con la parte francese nel caso in cui le relazioni diplomatiche tra i due paesi vengano ripristinate.
Il giornale ha scoperto che i professionisti a supporto dell’ intelligence francese, valutano il ripristino di una “diplomazia della sicurezza” con la Siria, nonostante le considerazioni politiche attuali.
Al suo ritorno a Parigi, Barraquand ha consegnato un rapporto alle due agenzie di intelligence francesi così come al consigliere del presidente francese François Hollande.
Secondo uno stretto collaboratore di Barraquand, «l’incontro con il responsabile siriano è durato un’ora e si è concentrato sui jihadisti francesi che si trovano agli arresti in Siriae sul numero di passaporti confiscati e anche sulla presenza dell’Isis in Siria e lotta da condurre contro il gruppo terrorista».
Il giornale rivela, infine, che le due parti hanno rifiutato di fornire ulteriori informazioni sulla riunione, ma «a differenza degli incontri precedenti, questo sembra essere stato più proficuo».
[Trad. dal castigliano per ALBAinformazione di Francesco Guadagni]
Fonte: al manar