Anp: non rinunceremo a un legittimo Stato Palestinese


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«Non rinunceremo mai alla richiesta di veder riconosciuta la legittimità internazionale». È quanto ha dichiarato il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, in apertura della riunione della leadership palestinese a Ramallah per discutere l’esito delle elezioni israeliane che si sono tenute martedì. «Quello che abbiamo sentito è molto preoccupante», ha detto Abbas, precisando tuttavia che quello del premier israeliano Benjamin Netanyahu, il quale ha detto che «non vi sarà più la soluzione dei due Stati e che non vuole la creazione di uno Stato palestinese», e quello del suo ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, secondo cui «è necessario uccidere tutti gli arabi in Israele, non sono discorsi nuovi».

Noi non ci intromettiamo negli affari interni israeliani, tuttavia – ha aggiunto Abbas – è nostro diritto chiedere agli arabi (israeliani, ndr) cosa intendono fare, come possono adempiere ai loro doveri e come otterranno i loro diritti come cittadini». «Se queste parole sono vere allora significa che il governo israeliano non è serio nel ricercare una soluzione politica che porti alla creazione di due Stati sulla base del diritto internazionale, tra cui uno Stato palestinese con capitale Gerusalemme secondo i confini del 1967, e alla soluzione di tutte le questioni pendenti», ha concluso Abbas.

NUOVA ONDATA DI ARRESTI TRA I PALESTINESI – Intanto i soldati israeliani hanno arrestato 10 palestinesi, fra cui una donna e cinque bambini, in diverse parti della Gerusalemme Est occupata e a Ramallah. Il giorno prima erano già stati prelevati due bambini e tre ragazzi a Gerusalemme. Amjad Abu ‘Asab, capo del Comitato dei Detenuti a Gerusalemme, ha parlato di “rapimento”, affermando che i soldati hanno fatto irruzione e hanno perquisito violentemente numerose case, sequestrando cinque adolescenti palestinesi. Abu ‘Asab ha aggiunto che i palestinesi sono stati portati in un centro di interrogatori nella città e verranno giudicati da un tribunale in quanto l’accusa prevede la custodia cautelare per ulteriori interrogatori.

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