Gentili Direttori,
il 24 aprile ricorre il centesimo anniversario del genocidio armeno. Oltre 1.500.000 mila armeni furono sterminati durante le estenuanti “marce della morte”, dall’Anatolia orientale verso le zone desertiche.
Sul genocidio vige un silenzio colpevole, che va rimosso, nel rispetto della verità storica.
Nel “giorno della memoria” sarebbe opportuno che le emittenti televisive dedicassero alcune ore a questa immane tragedia.
Non mancano preziose testimonianze riportate in numerosi documentari e anche il cinema ha prodotto opere di grande pregio, purtroppo sistematicamente ignorate in Italia.
Si trascrivono, di seguito, i film e i documentari più importanti disponibili sull’argomento.
FILM
Mayrig, di Henri Verneuil (1991)
Quella strada chiamata paradiso, di Henri Verneuil (1992)
Ararat, di Atom Egoyan (2002)
La masseria delle allodole, di Paolo e Vittorio Taviani (2007) (Basato sul romanzo omonimo di Antonia Arslan)
Il padre (The Cut), di Fatih Akın (2014) – (Al cinema dal 9 aprile)
DOCUMENTARI
Screamers, di Carla Garapedian (2006)
Memories, di Avedis Ohanian (2006)
Storie senza storia, di Paolo Facco e Federico Rorato, (2008)
I figli dell’Ararat, di Piero Marrazzo (2012)
L’umanità intera ha un debito nei confronti del popolo armeno, anche in considerazione delle distoniche logiche di “realpolitik”, che inducono tanti stati a obnubilare la verità.
L’Italia, per fortuna, è tra i 21 stati che hanno riconosciuto il genocidio armeno, ma tanto i fatti accaduti, quanto le problematiche che da essi scaturiscono, sono ancora materia ignota per troppe persone.
Cerchiamo di colmare questa lacuna.