Chi acquista il petrolio dallo Stato Islamico è complice dei terroristi


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(Baghdad) – Il governo iracheno ha accolto con favore la decisione del Consiglio di sicurezza dell’ONU di sanzionare, in quanto forma di finanziamento del terrorismo, coloro che acquisteranno petrolio dallo Stato islamico (IS).

La risoluzione n. 2170 del 2014, pubblicata il 15 agosto, condanna infatti “gli attacchi terroristici in Iraq e coloro che utilizzano risorse petrolifere irachene che servono a finanziare questi crimini”.

Baghdad ha messo in guardia gli operatori internazionali affermando che “il greggio esportato senza l’approvazione del ministero del petrolio potrebbe essere estratto dai campi controllati dall’organizzazione terrorista”.

Lunica azienda ufficiale autorizzata a vendere il petrolio iracheno è la Oil Marketing Company Stato (SOMO).

Il ministero del petrolio iracheno ha esortato i compratori e i venditori di greggio a essere cauti perché le compravendite non autorizzate di greggio contribuiscono a finanziare gli atti terroristici dello Stato Islamico e sono dunque sanzionabili”.

Lo Stato islamico, sostenuto da ribelli sunniti, negli ultimi mesi ha condotto numerosi attacchi nelle province settentrionali e orientali dell’Iraqprendendo il controllo di vaste porzioni di territorio. 

Nel frattempo, l’aviazione statunitense ha dato il via libera ai raid aerei contro le postazioni controllate dal gruppo jihadista. Si tratta delle prime operazioni di combattimento da quando le truppe USA si ritirarono dall’Iraq nel gennaio 2011.

 

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