Cugino di Gheddafi avverte: entro due anni un 11 settembre in Europa


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Entro due anni l’Isis compirà in Europa un attentato «come l’11 settembre». Lo ha detto il cugino di Muhammar Gheddafi in un’intervista esclusiva al Daily Mail. Per Ahmed Gheddafi, quest’anno «mezzo milione di migranti salperanno per le coste europee e tra loro si nasconderanno migliaia di terroristi». Il cugino di Gheddafi vive in esilio in Egitto.

«Quest’anno in Europa arriveranno 500.000 immigrati», ha detto il cugino di Gheddafi, «e ogni mille immigrati ci saranno tra i 10 e i 50 terroristi che si sparpaglieranno per tutta Europa. Tra un anno, due al massimo, ci sarà un nuovo 11 settembre». Nel 2013 Ahmed Gheddafi è tornato libero dopo aver passato nove mesi in carcere in Egitto con l’accusa di tentato omicidio, resistenza e possesso di armi. È stato uno dei più alti esponenti del regime libico, dal quale si era dissociato nel febbraio del 2011 prima di fuggire al Cairo, e Tripoli ne ha chiesto l’estradizione.

Il suo obiettivo, spiega al quotidiano Daily Mail, è organizzare una conferenza di riconciliazione nazionale in Libia alla quale partecipino anche esponenti dell’Isis. «dobbiamo salvare il Paese. Se non lo facciamo oggi, domani sarà troppo tardi. E non possiamo aspettare l’occidente», ha dichiarato rivolgendo poi un appello alla comunità internazionale a «fornire armi all’esercito libico».

ISIS CONTROLLA 6MILA BARILI URANIO – Secondo il cugino di Gheddafi, l’Isis in Libia avrebbe messo le mani su 6.000 barili di uranio che un tempo erano in possesso dell’esercito di Muammar Gheddafi nel deserto vicino alla città di Sabha. I jihadisti non lo useranno per fabbricare armi ma, considerato che il valore è di circa 400 milioni di dollari, lo «venderanno» per finanziare la loro guerra.

 

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