E’ guerra tra Hezbollah e Israele, morti e feriti. Raid di Tel Aviv uccide un casco blu


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E’ guerra tra Hezbollah, il movimento di resistenza libanese, e Israele. Le milizie sciite questa mattina hanno condotto un attacco contro un convoglio militare israeliano nelle fattorie di Sheebaa, vicino alla linea di cessate il fuoco con la Siria. Una risposta al raid dei giorni scorsi di Tel Aviv nelle alture del Golan che aveva causato la morte di alcuni combattenti libanesi e iraniani.

Secondo la televisione libanese Al-Manar, i veicoli colpiti sono stati 9. L’esercito israeliano su Twitter che dichiarato che il veicolo militare colpito, a quanto pare da un missile anticarro nella zona di Har Dov, è soltanto uno.

L’azione ha provocato 2 morti e 7 feriti tra i soldati con la Stella di Davide. Secondo alcune fonti un soldato israeliano sarebbe stato catturato da Hezbollah. Il Direttore del canale di notizie Al-Mayadeen, Ghassan Ben Jeddo, ha parlato di un bilancio di 15 soldati israeliani. Il sito Al-Akhbar inglese non ha potuto confermare in modo indipendente queste informazioni. Israele ha smentito la cattura del militare.

Hezbollah ha subito rivendicato l’attacco al convoglio israeliano: “Alle 11,25 (ora locale, le 10,25 in Italia) il gruppo dei Martiri di Quneytra della Resistenza Islamica ha attaccato con missili, nella zona delle fattorie di Shebaa occupate, un convolgio militare israeliano composto di molti veicoli con a bordo soldati e ufficiali sionisti. contro un convoglio militare sul quale viaggiavano ufficiali e soldati sionisti. Diversi mezzi sono stati distrutti e ci sono vittime tra i nemici”.

Da Gaza, Hamas esulta per l’attacco del movimento sciita di resistenza libanese: “Affermiamo il diritto di Hezbollah a rispondere all’occupazione israeliana, soprattutto dopo il suo ultimo attacco a Quneitra” ha dichiarato il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri.

Le fattorie di Shebaa sono situate in un’area montuosa, in una stretta striscia di terra ricca di risorse idriche, circa 25 chilometri quadrati occupati da Israele dopo la guerra del 1967.

Israele ha risposto all’attacco con un fitto lancio di granate e missili (un centinaio) nel sud del Libano. L’aviazione militare israeliana ha effettutato un raid intorno alle cittadine Kafr Shuba e Al Majidia, sempre nei pressi delle fattorie di Shebaa.

Tra le vittime di questa reazione c’è anche un casco blu dell’UNIFIL, la forza di interposizione delle Nazioni Unite dispiegata lungo la “Linea Blu” nel sud del Libano dal 1978. Secondo Al Jazeera, il militare è stato ucciso dall’artiglieria israeliana, che avrebbe preso di mira anche il territorio nei pressi di una base della forza internazionale.

La conferma è arrivata poco dopo da un portavoce dell’UNIFIL, che ha riferito che uno dei suoi soldati, un cittadino spagnolo, è stato ucciso dopo aver subito gravi ferite dai bombardamenti israeliani nel villaggio di confine di Abbasieh.

In previsione della reazione israeliana, ha riferito il giornale turco Yedioth Ahronoth, citando fonti di Ankara, nella notte Hezbollah ha evacuato diverse sue strutture in territorio libanese.

 

 

 

 

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