Esercito libanese all’UNIFIL: Israele minaccia la sicurezza del paese


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L’esercito libanese ha informato il capo della Forza Internazionale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) che i “dispositivi di telecomunicazione” israeliani installati lungo la Linea Blu vìolano la risoluzione n.1701 del Consiglio di Sicurezza. Durante un incontro con il generale italiano Luciano Portolano (nella foto), che presiede l’UNIFIL in Libano, l’ufficiale dell’esercito libanese Mohammad Janbeh ha accusato apertamente Israele di aver installato apparecchiature per le telecomunicazioni con lo scopo di spiare le comunicazioni libanesi.

L’esercito sostiene di aver scoperto i dispositivi israeliani in territorio libanese, nella zona di Adloun, e di averle fatte saltare perché costituivano minaccia alla sicurezza nazionale. L’ufficiale libanese ha sottolineato la necessità di rispettare la risoluzione n. 1701.

Israele è inoltre accusata di violare continuamente lo spazio aereo libanese. Secondo Mohammad Janbeh, gli aerei di tel Aviv sorvolano il cielo del paese dei cedri per 15 ore al giorno.

Altre accuse sono giunte anche da una fonte della sicurezza libanese, come riporta il sito Middle East Monitor, secondo la quale l’esercito israeliano ha rafforzato e fortificato i suoi siti militari lungo i confini libanesi (nella Addaisseh-Kafr Kila) per oscurare la visione, dal lato libanese, dei suoi movimenti. Secondo la fonte, queste azioni coincidono con l’intensificarsi delle violazioni dello spazio aereo libanese con droni ed elicotteri sui villaggi di Arqoub, fino Marjayoun e Hasbaya”

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