Francia. Dopo 15 ore di fermo, Sarkozy incriminato per corruzione


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Quindici ore dopo il fermo, l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato incriminato nella notte per corruzione, concussione e violazione del segreto processuale. Lo ha reso noto la procura nazionale per i reati finanziari che indaga sull’ex capo di stato. I magistrati hanno proceduto nello stesso senso anche per l’avvocato di Sarkozy, Thierry Herzog, e per il magistrato Gilbert Azibert.

Dopo una lunghissima giornata di attesa, gli eventi si sono accelerati poco prima di mezzanotte quando, passando da un’uscita secondaria, Sarkozy è stato trasferito dagli uffici della Polizia giudiziaria di Nanterre, nella banlieue ovest di Parigi, dov’era entrato in stato di fermo, al Polo finanziario del Tribunale di Parigi, nel tredicesimo arrondissement, dov’è stato «presentato» alle due magistrate che indagano su di lui, Patricia Simon e Claire Thépaut. In entrambi i casi, il fermo e l’iscrizione nel registro degli indagati, si tratta di una «prima» assoluta: non era mai successo a un ex Capo dello Stato francese.

Al centro della vicenda vi è il sospetto che Sarkozy disponesse di una rete d’informatori nella magistratura per essere messo al corrente di procedure giudiziarie che potevano minacciarlo. Il caso nasce da un’altra inchiesta, aperta nel 2013, in merito a presunti finanziamenti dalla Libia alla campagna elettorale di Sarkozy nel 2007. In quest’ambito, i magistrati hanno disposto l’intercettazione del cellulare dell’ex presidente, scoprendo che Sarkozy si serviva di un secondo apparecchio, registrato sotto il falso nome di Paul Bismuth, per comunicare con l’avvocato Herzog, anche lui dotato di un cellulare con falsa identità.

Dall’ascolto di queste comunicazioni è emerso che Sarkozy ed Herzog erano al corrente di molti dettagli sull’inchiesta dell’affare Bettencourt, un’altra vicenda di finanziamenti elettorali occulti. Il sospetto è che l’informatore fosse Azibert, cui sarebbe stato promesso in cambio un aiuto per ottenere un incarico nel principato di Monaco. La vicenda s’inserisce in un contesto politico nel quale il centro destra dell’Ump, minacciato dalla concorrenza del Front National, è ancora alla ricerca di un leader e non manca chi auspica il ritorno di Sarkozy.

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