Marine Le Pen, leader del Front National, arriverebbe in testa al primo turno delle presidenziali chiunque fosse il candidato socialista o conservatore schierato contro di lei: è quanto risulta da un sondaggio dell’Ifop pubblicato dal quotidiano Le Figaro.
Al ballottaggio tuttavia Le Pen la spunterebbe solo contro l’attuale presidente François Hollande, mentre sarebbe battuta dai possibili rivali dell’Ump: François Fillon, Alain Juppé o l’ex titolare dell’Eliseo Nicolas Sarkozy.
Le Pen otterrebbe fra il 28% e il 32% delle preferenze al primo turno, con Hollande fuori dal ballottaggio con il 16%-17% in tutti i casi eccetto che nei confronti di Fillon, che otterrebbe la medesima percentuale; al ballottaggio, la vittoria andrebbe invece al candidato conservatore che otterrebbe fra il 64% (Juppé) e il 57% (Fillon).
Nell’ipotesi in cui Hollande arrivasse al ballottaggio, perderebbe contro qualsiasi candidato, raccogliendo dal 34% (contro Juppé) al 46% (contro Le Pen). Quanto agli altri candidati, il centrista François Bayrou è accreditato del 12% delle preferenze e Jean-Luc Melenchon (Front de Gauche) è al 10%. Il sondaggio è stato realizzato su un campione di 994 persone, senza che sia stato indicato alcun margine di errore.
La popolarità di Hollande, la cui immagine esce distrutta dal libro della ex compagna, è oramai al minimo storico (13%). Il centrosinistra al governo è spaccato tra social-liberali e frondisti, mentre il centrodestra colpito dagli scandali si dilania tra correnti. La leader del Front National sembra viaggiare col vento in poppa.
Intanto, in un’intervista al Corriere della Sera, Le Pen attacca gli ultimi due inquilini dell’Eliseo, accusandoli di aver screditato le Istituzioni: “La funzione presidenziale francese è una lunga discesa agli Inferi, cominciata non certo adesso, con il libro della ex consorte. Una discesa accelerata sotto Nicolas Sarkozy e proseguita con François Hollande. È tempo che si torni all’onore e al rispetto delle istituzioni. La Francia si trova in una grave crisi economica, sociale e adesso anche politica. Il presidente Hollande ha perso la fiducia degli elettori e della sua stessa maggioranza, cerca di reagire moltiplicando i rimpasti (il secondo in tre mesi), ma l’unica soluzione democratica è lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e il ritorno alle urne per eleggere nuovi deputati. Quando ci si trova in una crisi triplice come questa, l’unica via di uscita è ridare la parola al popolo”.
con fonte afp