Furia xenofoba in Sudafrica: via dal paese tutti gli stranieri


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«Non vogliamo vedere in giro gente con il passaporto»: se sei straniero te ne devi andare da questo paese. Così vengono minacciati in queste ore gli stranieri in Sudafrica, sulla scia della nuova ondata di violenza xenofoba che ha colpito nelle ultimi giorni il paese, con assalti e saccheggi nei negozi tenuti da immigrati e quasi 80 morti nelle ultime tre settimane. A parlare con l’Associated Press sono immigrati riusciti a fuggire dalle loro case di Alexandra, sobborgo di Johannesburg, dove si sono verificati i maggiori disordini, e ora sono al sicuro in rifugi di fortuna. Sono stati allertati, o anche minacciati, da vicini e conoscenti: dovevano andarsene perchè sarebbe stato attaccato chiunque fosse in possesso di passaporto straniero.

Veronica Lechaea, originaria del Lesotho e in Sudafrica dal 2008, è fuggita da Alexandra per rifugiarsi in un campo allestito da una chiesa anglicana. A lei alcuni conoscenti hanno detto: «Non vogliamo vedere gente che gira con il passaporto. Vogliamo vedere solo gente con carta d’identità sudafricana». Sandra Ngwanya proviene dallo Zimbabwe, per vivere vende polli. Anche lei ha lasciato la sua casa di Alexandra per rifugiarsi nel campo ‘Gift of the Givers’. I suoi vicini senza mezzi termini le hanno detto: «Stiamo andando di porta in porta. Prendi le tue cose e vattene. Vogliamo che te ne torni al tuo paese». Ma per Sandra è anche più difficile che per Veronica: lei vive in Sudafrica dal 2006, ha sposato un sudafricano dal quale ha avuto due bambini. Sandra racconta di essere stata costretta a lasciare i suoi figli da alcuni cugini, e ora spera di rivederli presto.

Tuttavia c’è chi dice che la situazione è solo temporanea. «Attaccano di notte. Di giorno, va bene» assicura Nora Ngoveni, del Mozambico, anche lui al campo. Al ‘Gift of the Givers’ hanno trovato rifugio una ventina di persone, ma la responsabile Emily Thomas ha previsto che arriveranno molte più persone. Queste sono attese in un altro campo, allestito fuori Johannesburg.

Il governo sudafricano ha fornito cibo, alloggio e altri gneri di prima necessità a più di 1.000 persone a Gauteng nella provincia di KwaZulu-Natal, che comprende anche le città di Johannesburg e Durban. Intanto la polizia ha arrestato 307 sospetti per i disordini giorni scorsi.

La xenofobia trova terreno fertile nelle masse disoccupate e povere della popolazione nera del Sudafrica. Molte sono le persone che pensano che gli stranieri – arrivati da Paesi poverissimi dell’Asia e anche dell’Africa – tolgano loro il lavoro.

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