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Beirut – La capitale libanese è in piena mobilitazione per accogliere quello che si preannuncia come il più grande funerale della sua storia. Domenica 23 febbraio, milioni di persone si raduneranno per dare l’ultimo saluto a Hassan Nasrallah, il Segretario Generale di Hezbollah, morto lo scorso settembre in un attacco aereo israeliano che ha colpito il quartier generale del gruppo nei sobborghi meridionali di Beirut.
La cerimonia, che avrà luogo presso il Camille Chamoun Sports City Stadium, vedrà la partecipazione di delegazioni di alto livello provenienti da Iran, Siria e altri Paesi della regione, oltre a una massiccia presenza di sostenitori del movimento sciita. Il corteo funebre attraverserà la città prima della sepoltura nei pressi dell’aeroporto di Beirut.
Da giorni, operai e volontari lavorano incessantemente per preparare il mausoleo che ospiterà la salma di Nasrallah, una figura che per decenni ha incarnato la resistenza contro Israele e l’influenza dell’Iran in Libano. La sicurezza è stata rafforzata ai massimi livelli, con posti di blocco e perquisizioni in tutta la città per prevenire possibili attacchi o provocazioni durante il corteo.
Le autorità libanesi hanno disposto la chiusura dell’aeroporto internazionale Rafic Hariri dalle 12:00 alle 16:00 di domenica per garantire la sicurezza della cerimonia, mentre diversi voli da Teheran sono stati cancellati per ragioni precauzionali.
La morte di Nasrallah ha aperto un nuovo scenario in Libano e in tutto il Medio Oriente. Hezbollah, che ha già nominato Naim Qassem come nuovo leader, si trova a dover affrontare una fase di transizione delicata, con il rischio di una nuova escalation con Israele.
L’Iran, principale sostenitore del movimento sciita, ha assicurato che la sua politica nella regione non cambierà e ha inviato un’importante delegazione per il funerale, segnale chiaro dell’intenzione di mantenere forte l’asse Teheran-Beirut.
Nel frattempo, Israele segue con attenzione gli sviluppi, dichiarando che la morte di Nasrallah rappresenta “un colpo strategico” per Hezbollah, ma avvertendo che “il conflitto non è affatto concluso”.
Domenica, il Libano si fermerà per rendere omaggio a una delle figure più influenti e controverse della sua storia recente. Il funerale di Hassan Nasrallah non sarà solo un evento commemorativo, ma un momento chiave per il futuro del Paese e per gli equilibri dell’intera regione mediorientale.
Raimondo Schiavone