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(Federica Cannas) – Il porto di Itaguaí, situato nello stato di Rio de Janeiro, si prepara a diventare uno dei principali hub logistici del Brasile grazie alla firma del contratto di concessione per il terminal ITG02. Il 21 febbraio 2025, alla presenza del presidente Luiz Inácio Lula da Silva e del ministro dei Porti e Aeroporti, Silvio Costa Filho, è stato ufficializzato l’affidamento del terminal alla Cedro Participações, vincitrice dell’asta tenutasi presso la Borsa di San Paolo nel dicembre scorso.
L’accordo prevede un investimento di 3,58 miliardi di real brasiliani (circa 3,58 miliardi di dollari) per lo sviluppo del terminal ITG02, che si estenderà su un’area di 249.000 m² e avrà una capacità di movimentazione di 21,4 milioni di tonnellate all’anno. Il terminal sarà principalmente dedicato all’esportazione di minerale di ferro, un settore chiave per l’economia brasiliana. Questo ampliamento consentirà di incrementare di un terzo la produzione portuale, consolidando Itaguaí come punto di riferimento per il commercio internazionale di materie prime.
Il progetto genererà circa 2.800 posti di lavoro diretti e indiretti durante la fase di costruzione, mentre ulteriori 2.000 saranno creati una volta che il terminal entrerà in funzione. Il ministro Costa Filho ha sottolineato che si tratta del più grande investimento nel settore portuale brasiliano degli ultimi anni e ha annunciato che, nel corso del mandato governativo, verranno lanciati oltre 60 bandi nel settore portuale, con un valore complessivo superiore ai 20 miliardi di real brasiliani.
Inoltre, il governo ha reso noto che il Fondo della Marina Mercantile finanzierà lo sviluppo dell’industria cantieristica nazionale, destinando 5,49 miliardi di real brasiliani a 15 nuovi progetti, tra cui 565 opere per la navigazione interna, il supporto marittimo, portuale e la riparazione navale.
Il porto di Itaguaí è già uno dei principali scali marittimi del Brasile, essenziale per l’esportazione di minerale di ferro, carbone e altre materie prime. L’espansione con il terminal ITG02 rafforzerà ulteriormente il ruolo del Brasile nel commercio globale, migliorando la logistica e riducendo i costi di trasporto per le aziende che operano nel settore minerario e siderurgico.
Grazie alla sua posizione strategica, il terminal potrà servire non solo le principali regioni industriali brasiliane, ma anche i mercati asiatici ed europei, contribuendo a incrementare la competitività del Paese nel settore delle esportazioni. Il potenziamento della capacità portuale di Itaguaí è anche un passo avanti nella modernizzazione delle infrastrutture logistiche del Brasile, fondamentale per garantire una crescita economica sostenibile.
L’aumento della capacità portuale di Itaguaí influenzerà direttamente i flussi commerciali internazionali, rendendo il Brasile un hub ancora più attrattivo per gli investitori stranieri. Con un’infrastruttura più efficiente e competitiva, il Paese potrà ridurre le inefficienze logistiche e migliorare la qualità dei servizi portuali, aumentando il volume di merci movimentate e accelerando i tempi di esportazione.
In questo contesto, la firma del contratto di concessione del terminal ITG02 rappresenta un segnale forte della volontà del governo brasiliano di puntare sulle infrastrutture per stimolare l’economia e rafforzare la posizione del Paese nei mercati globali. Il presidente Lula ha ribadito l’importanza di investimenti come questo per la ricostruzione del Brasile, sottolineando il ruolo strategico del settore portuale per la crescita economica e la creazione di posti di lavoro.
La concessione del terminal ITG02 a Itaguaí segna un punto di svolta per il settore portuale e per l’economia brasiliana. Con un investimento senza precedenti, il progetto non solo rafforzerà la capacità di esportazione del Brasile, ma avrà un impatto significativo sull’occupazione, sulle infrastrutture logistiche e sulla competitività del commercio internazionale. Itaguaí si prepara così a diventare un punto nevralgico per i traffici marittimi globali, contribuendo a consolidare il ruolo del Brasile come protagonista nel mercato delle materie prime e dell’export.