Iran: nel 2016 prevista una crescita del Pil del 5%


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Il governo di Teheran prevede che il Prodotto interno lordo (Pil) iraniano crescerà del 5% nel 2016, sulla spinta della prevista revoca delle sanzioni. Lo ha annunciato il portavoce dell’esecutivo iraniano, Mohammad Bagher Nobakht, sottolineando che quest’anno l’economia crescerà invece del 3%, nonostante il calo del prezzo del petrolio sui mercati internazionali. «I proventi del petrolio rappresentano solo il 30% del nostro bilancio, per questo motivo tale calo ha avuto un impatto limitato sulla spesa pubblica e anche sui progetti di infrastrutture», ha affermato Nobakht in un’intervista a Bloomberg.

Il portavoce ha quindi affermato che la capacità dell’Iran di rimpatriare i propri asset congelati all’estero dopo che saranno revocate le sanzioni compenserà il deficit di bilancio e aiuterà il governo a puntellare le sue riserve in valuta estera. Le sanzioni che avrebbero dovuto danneggiare l’Iran, ha aggiunto, sono state «in parte una benedizione» perché hanno isolato la Repubblica islamica dalle «turbolenze del mercato globale che ha colpito le economie emergenti in modo particolarmente duro». Per la revoca ufficiale delle sanzioni, tuttavia, sarà necessario attendere il via libera all’accordo sul programma nucleare del Parlamento iraniano e del Congresso Usa.

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