Iran. Studenti in piazza contro “il regime israeliano”. Rouhani attacca l’Onu: è inerte


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Studenti iraniani e migliaia attivisti si sono riuniti di fronte alla sede diplomatica che cura gli interessi egiziani a Teheran, per gridare la loro rabbia contro I selvaggi attacchi del regime israeliano a Gaza, chiedendo la riapertura del valico di Rafah che collega la striscia di Gaza assediata all’Egitto. Lo riferisce l’emittente Press Tv secondo la quale i manifestanti hanno scandito slogan anti-Israeliani chiedendo al governo del Cairo di permettere la consegna degli gli aiuti umanitari agli abitanti di Gaza.

I manifestanti hanno chiesto alla comunità internazionale, e ai governi dei paesi arabi della regione, di reagire duramente contro gli attacchi israeliani sul territorio palestinese densamente abitata. L’emittente ricorda che nonostante “l’aggressione israeliana contro la popolazione indifesa della Striscia di Gaza, i governi arabi di Egitto e Giordania continuano ad avere rapporti diplomatici con Israele”.

Intanto il presidente iraniano Hassan Rouhani, in un discorso davanti al comitato palestinese del Movimento dei non-allineati (Nam) riunito a Teheran, ha denunciato l’inerzia del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di fronte al “massacro” dei palestinesi di Gaza da parte di Israele. Alla riunione hanno partecipato i ministri degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), del Qatar, del Venezuela, del Bangladesh, del Sudan e dell’Uganda.

“La selvaggia aggressione dell’esercito di questo regime, assassino di bambini – ha detto il presidente iraniano -, prosegue con una politica deliberata per commettere un genocidio, massacrando civili e distruggendo infrastrutture, case, centri sanitari, scuole e moschee”.

Rouhani ha anche parlato di “complicità degli Stati Uniti e di altri Paesi membri del Consiglio di Sicurezza” con Israele e ha lanciato un appello alla mobilitazione.

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