Iraq, si vota. Ma nel Paese continuano violenze e massacri


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In Iraq si vota nella paura. I seggi hanno aperto regolarmente alle 7 ora locale e chiuderanno alle 18. Oltre 9.00o candidati raccolti in 277 liste elettorali si contendono i 328 seggi che formano il parlamento. L’Iraq è una repubblica parlamentare a sistema proporzionale puro. Saranno dunque i parlamentari ad eleggere poi il premier, il presidente e il portavoce del parlamento: tre cariche chiave per il funzionamento del governo. Il terrorismo, le violenze e i massacri sono in crescita. Nel nord i curdi, che pure sono nei fatti indipendenti ormai da molti anni, non riescono però ad esprimere un loro governo e si presentano divisi con tre partiti maggiori al voto nazionale. I sunniti dal ritiro americano nel 2011 si sono sentiti sempre più aggrediti dal governo del premier sciita Nuri al Maliki. Il primo ministro dal suo canto ha affermato di essere “sicuro” della sua vittoria alle elezioni legislative.

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