Laicité Inchallah, il film sulla resistenza laica


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(Carla Melis) – La divisione interna ad un popolo, contrario al regime islamista, ma desideroso di conservare le sue tradizioni islamiche. Laicité Inchallah, il documentario franco-tunisino della giornalista Nadia El Fani, contribuisce a mostrare il rapporto controverso del popolo tunisino con la religione maggioritaria nel paese e le contraddizioni in seno alla società tunisina.

Iniziato a cavallo tra la dittatura di al Abine Ben Ali e l’inizio delle primavere arabe, il reportage è uscito in Francia nel Settembre 2011 ed è arrivato in Italia soltanto nel marzo di quest’anno. Il filo conduttore è il dibattito sempre aperto nella società civile tunisina tra chi rimane fedele alla regione musulmana, ma si colloca in opposizione al regime islamista. Un dibattito nel quale si inseriscono i laici, che, come la regista, rappresentano la resistenza invisibile che si muove all’interno della società nel tentativo di vivere fuori dai dettami dell’Islam.

Dalla sua uscita il documentario ha provocato forti proteste in Tunisia, dove un centinaio di islamisti ha tentato di bloccare la proiezione nel Cinema Africa di Tunisi, definito anche dal partito islamista Ennahdha una “provocazione anti-islamica”. Le proteste non sono mancate anche in Francia e diverse sono state le minacce di morte ricevute dalla regista, costretta dalle pressioni a cambiare il titolo originario del documentario, passando da Ni Allah, ni maitre (Ne dio en padrone) a “Laicité Inchallah”, nome con il quale è arrivato nel nostro paese.

Un film non esente da critiche. Il giornale Le Monde l’ha definito un utile strumento di comprensione delle primavere arabe, ma da un punto di vista ben chiaro: quello dei partigiani della laicità, causa sostenuta con convinzione dalla stessa regista. Nel 2011 il docufilm è stato vincitore del Prix de la laicité.

Il documentario, girato in lingua francese con parti in arabo, è stato in un primo momento sostenuto dall’Uaar (Unione atei agnostici razionalisti) con un contributo economico. In seguito la stessa Uaar ha provveduto a eseguirne la sottotitolazione in italiano e ne ha acquisito i diritti per la distribuzione e la proiezione attraverso i propri circoli e referenti.

Francia/Tunisia, 2011. Regia: Nadia El Fani Sceneggiatura: Nadia El Fani Montaggio: Jérémy Leroux  Suono: Nadia El Fani Durata: 72’ Versione originale: Francese Produzione: K’ien Productions (Paris/France), Z’Yeux Noirs Movies (Tunis/Tunisie) Distribuzione: Jour2fête

 

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