L’Arabia Saudita richiama l’ambasciatore in Svezia dopo critiche su diritti civili


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L’Arabia Saudita ha richiamato il suo ambasciatore in Svezia nell’ambito di una crescente disputa tra i due Paesi: lo hanno reso noto le autorità svedesi. Il portavoce del ministero degli Esteri svedese, Gabriel Wernstedt, ha annunciato che l’Arabia Saudita ha deciso di richiamare l’ambasciatore Ibrahim bin Saad Al-Ibrahim a causa delle «critiche della Svezia sui diritti umani e la democrazia» nel regno ultraconservatore.

La decisione saudita giunge all’indomani dell’annuncio da parte del governo svedese di non rinnovare un accordo del 2005 per la cooperazione militare con l’Arabia Saudita che scade quest’anno.

Nel 2014 Riyadh ha comprato armamenti dalla Svezia per 37 milioni di euro. Socialdemocratici e verdi conducevano una campagna da ottobre per chiedere al governo di non rinnovare il contratto in scadenza a maggio.

La decisione arriva dopo che i sauditi hanno impedito alla ministra degli esteri svedese Margot Wallström di pronunciare un discorso sui diritti umani al Cairo durante una riunione della Lega araba in cui la ministra condannava “i metodi medioevali” della giustizia saudita contro il blogger Raif Badawi, condannato alla fustigazione per oltraggio all’islam.

Intanto l’11 marzo uno dei leader del movimento per i diritti umani in Arabia Saudita, Mohammed al Bejadi, è stato condannato a dieci anni di carcere con l’accusa di terrorismo.

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