Il 7 e l’8 agosto si svolge in Libano il Cabriolet Film Festival (CFF), kermesse dedicata ai corti cinematografici. Venticinque film saranno proiettati nell’antica città di Byblos. Lanciato cinque anni fa, il CFF presenta una selezione di produzioni locali libanesi per incoraggiare l’industria cinematografica del paese, lasciando spazio anche a quanto ha da offrire la scena internazionale.
“Vogliamo celebrare – sottolineano gli organizzatori – l’arte dei cortometraggi e del cinema all’aperto con una selezione di film in una città che riflette i veri colori del Libano. Byblos è una delle più antiche città del mondo, luogo di nascita dell’alfabeto, patrimonio mondiale dell’UNESCO e terra di artisti”.
Il tema del CFF 2014 è incentrato sui sentimenti. I cortometraggi in concorso affronteranno il tema delle relazioni nelle loro diverse forme (spirituali, fisiche, interpersonali, familiari e umanitarie). Le produzioni potranno toccare anche i rapporti tra le nazioni e i partiti politici. “Il CFF oggi è un festival che si occupa di questioni sociali ed è una piattaforma per gli individui e i gruppi che vogliono esprimere i loro pensieri liberamente su argomenti delicati come la giustizia sociale, la parità dei diritti e l’oppressione”.
Tra i Paesi in gara Irlanda, Francia e Spagna. Le produzioni libanesi includono “Ecce Hommos” di Claude el-Khal e “Wayn Yo” di Andrea Chammas. In concorso anche un film siriano dal titolo “Yad Wahida” (Una mano) a firma di Wael Toubaji.
