Putin e l’Ucraina: tra elezioni, fiducia con gli USA e difesa europea


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(Raimondo Schiavone) – Il presidente russo Vladimir Putin ha rilasciato dichiarazioni significative sulla situazione politica in Ucraina, sui rapporti con gli Stati Uniti e sulla difesa europea. Durante un incontro con la stampa, il leader del Cremlino ha tracciato un quadro dettagliato del conflitto, sottolineando la debolezza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la possibilità di un cambio di leadership a Kiev.

Uno dei punti salienti delle affermazioni di Putin riguarda il futuro politico dell’Ucraina. Il presidente russo ha sottolineato che, secondo le informazioni in suo possesso, il rating dell’ex comandante delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny sarebbe il doppio rispetto a quello di Zelensky. Zaluzhny, recentemente esiliato a Londra dopo il suo allontanamento dal comando militare ucraino, sarebbe dunque il candidato più forte in una possibile corsa elettorale.

“Non importa quale sia il rating di Zelensky – che sia il 4% o poco più – il fatto è che Zaluzhny ha il doppio del suo consenso,” ha dichiarato Putin. “Se poi aggiungiamo il possibile sostegno di altre figure politiche di spicco, l’attuale capo del regime non ha alcuna possibilità di vincere le elezioni. Il suo margine di successo è pari a zero, a meno che non ci siano grossolane manipolazioni, che comunque sarebbero immediatamente evidenti.”

Secondo Putin, paradossalmente, per la Russia sarebbe più conveniente che Zelensky restasse al potere. “Sarebbe vantaggioso per noi se Zelensky continuasse a governare e decomponesse il regime ucraino,” ha affermato, sottolineando come l’attuale presidente stia causando danni ingenti al Paese con ordini militari dettati più da considerazioni politiche che strategiche. “Questi ordini portano a perdite enormi, ingiustificate e catastrofiche per le forze armate ucraine.”

Putin ha anche affermato che Zelensky sta diventando una figura “tossica” non solo per l’esercito, ma anche per la società ucraina nel suo complesso, alludendo a una crescente insoddisfazione tra la popolazione.

Parlando delle relazioni con gli Stati Uniti, Putin ha indicato che il primo passo dovrebbe essere il rafforzamento della fiducia reciproca. “Ed è esattamente quello che abbiamo fatto a Riad,” ha detto, facendo riferimento ai recenti incontri diplomatici in Arabia Saudita. Tuttavia, ha chiarito che la crisi ucraina non è stata ancora discussa nella sua sostanza.

Sul tema della difesa, Putin ha commentato la proposta del candidato repubblicano Donald Trump di ridurre il bilancio della difesa statunitense. “La proposta è buona, non siamo contrari,” ha dichiarato. “Noi taglieremmo del 50%, e anche gli Stati Uniti potrebbero fare lo stesso.”

Un’altra osservazione rilevante riguarda il ruolo dell’Europa nella crisi ucraina. Secondo Putin, i leader politici europei si trovano in una posizione difficile perché troppo coinvolti nel supporto a Kiev. “Hanno detto e promesso troppo,” ha dichiarato. “Ora è molto difficile, o praticamente impossibile, per loro allontanarsi da questa posizione senza perdere la faccia.”

Le parole di Putin suggeriscono che la Russia considera l’Unione Europea strettamente legata all’attuale governo di Kiev, senza margine di manovra per un cambiamento di strategia.

Infine, Putin ha ribadito che la Russia non si oppone alla sopravvivenza dello Stato ucraino, ma per Mosca è essenziale che il territorio non venga usato come minaccia alla sicurezza russa. “Per noi è importante che l’Ucraina non sia una base di ostilità contro Mosca,” ha dichiarato.

Le dichiarazioni del presidente russo delineano una visione precisa: Mosca ritiene che il destino politico di Zelensky sia segnato e vede in Zaluzhny una possibile alternativa. Sul piano internazionale, il Cremlino continua a tessere relazioni, monitorando attentamente le prossime mosse degli Stati Uniti e dell’Europa.

Le parole di Putin gettano luce sulle dinamiche politiche in Ucraina e sul più ampio scacchiere geopolitico. Se Zaluzhny dovesse davvero emergere come principale sfidante di Zelensky, il panorama ucraino potrebbe cambiare drasticamente. Nel frattempo, il Cremlino osserva con attenzione gli sviluppi in Occidente, valutando le prospettive per un eventuale dialogo con Washington e Bruxelles.


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