Il ritorno della grande Russia nel teatro internazionale: il 25 maggio incontro con Pino Cabras


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Proseguono gli incontri di geopolitica organizzati dal Centro Italo Arabo. Venerdì 25 maggio, alle ore 18, presso la sala Basile di Villanova Coworking (via San Saturnino 7 a Cagliari) arriva Pino Cabras, deputato del M5S e componente della Commissione Affari Esteri di Montecitorio. Si parlerà de “La fine dell’egemonia americana: il ritorno della grande Russia”. L’evento, promosso dal Centro Italo Arabo e del Mediterraneo, è organizzato insieme alla Rivista di Geopolitica Spondasud e al quotidiano Cagliaripad.

Nato a Lanusei il 27 gennaio del 1968, Cabras è laureato in scienze politiche e si è specializzato in relazioni industriali. Lavora in una finanziaria d’investimento, per la quale ha curato diversi programmi negli Stati Uniti e in Asia.

Ha pubblicato “Balducci e Berlinguer, il principio della speranza” (La Zisa, 1995), “Strategie per una guerra mondiale” (Aìsara, 2008); con Giulietto Chiesa ha pubblicato “Barack Obush (2011), uscito nel 2012 in edizione russa (Global’naja Matrica). E’ condirettore del sito www.megachip.info e co-fondatore di www.pandoratv.it.

Grazie al suo presidente, Valdimir Putin, la Russia è ritornata a ricoprire il ruolo di super potenza spezzando quell’egemonia statunitense in politica estera che aveva condizionato pesantemente gli equilibri mondiali per alcuni decenni, a partire dalla caduta del muro di Berlino.

Di fatto la Russia, grazie allo zar, è ritornata nel consesso delle grandi potenze, riacquistando un ruolo decisivo soprattutto in Medio Oriente, non solo per l’intervento militare in Siria che ha consentito al governo di Damasco di sconfiggere il terrorismo e di riacquistare porzioni di territorio che sino a qualche anno fa sembravano definitivamente perdute.

Proprio in Medio e Vicino Oriente, Mosca si è ritagliata un ruolo decisivo, soprattutto per la sua capacità di dialogare con tutti gli attori della regione, senza distinzioni di sorta, provando a tessere la tela della diplomazia anche con gli stati più riottosi e ostili nei confronti della politica economica e commerciale del Cremlino.

I rapporti glaciali con Obama non sono cambiati con Trump, che pure aveva visto in Putin un possibile interlocutore. I due si annusano e forse, in parte, si piaccono ma le relazioni tra i due paesi, soprattutto per la vicneda siriana, sono molto freddi. Resta un dato certo: “La Russia vuole ora capitalizzare gli investimenti fatti in Ucraina, in Siria, nel concerto anti-occidentale dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa), nel riaffacciarsi in Mediterraneo”.

L’Europa resta la vera spina nel fianco della Russia: il vecchio contiente, però, oltre le sanzioni non può che imporre la sua crescente debolezza, economica, politica e, soprattutto, militare. Con l’uscita della Gran Bretagna dall’UE, ha perso quasi il 30% delle capacità militari e le elezioni legislative hanno ridisegnato equilibri nazionali con l’emergere di partiti e forze politiche meno ostili alla Russia. Ciò, del resto, accade anche in Italia con la nascita di un governo 5 Stelle – Lega che guarda al Cremilino senza pregiudizi e con un nuovo atteggiamento.

 

I PROSSIMI INCONTRI DI GEOPOLITICA

Venerdì 15 giugno – Ore 18

Incognita Libia: cronache di un paese sospeso

Incontro con Michela Mercuri – editorialista ed esperta del Mediterraneo

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Mercoledì 20 giugno – Ore 18

Fratelli traditi: la tragedia dei cristiani in Siria

Incontro con Gian Micalessin – inviato di guerra

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Venerdì 29 giugno – Ore 18

La Sardegna e le politiche per il Mediterraneo

Incontro con Paolo Maninchedda – Direttore di Sardegna e Libertà

e Antonello Cabras – Presidente della Fondazione di Sardegna

+++ La lezione di Alberto Negri, prevista per venerdì 22 giugno, è stata spostata a data da definirsi in quanto il giornalista si troverà in Turchia per le elezioni anticipate fissate da Erdogan per il giorno 24 dello stesso mese. Sarà nostra cura comunicare al pubblico il nuovo appuntamento con il relatore. 

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