Rouhani: no alla violenza ma con il sacrilegio non si difende la libertà


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Il Presidente dell’Iran Hassan Rouhani, parlando nel corso della riunione del Consiglio Supremo della Rivoluzione Islamica, ha commentato i recenti atti terroristici di Parigi. In merito a ciò ha ribadito che la Repubblica islamica dell’Iran ha condannato l’assassinio, la violenza e l’estremismo attuati in nome della religione ma, l’Iran condanna anche coloro i quali in nome della difesa della libertà, si arrogano il diritto di insultare e di compiere atti sacrilegi, provocando i sentimenti avversi dei seguaci delle diverse religioni.

Per questi motivi l’Iran ha deplorato categoricamente i comportamenti violenti di Parigi e crede che, chi si è macchiato di questi atroci delitti , non ha nulla a che fare né con l’Islam, né con i musulmani. Chi attua azioni terroristiche e violente con il pretesto di proteggere l’Islam si macchia di alto tradimento nei confronti di questa Santa Religione. Lo dimostra il fatto che tali gesta assassine sono condannate da tutte le nazioni e gli ulema musulmani.
L’Iran ha sempre biasimato qualsiasi tipo di arrogante atto di terrorismo e di violenza – ha detto il Presidente iraniano – siano esse sotto forma di retorica e di azione. E’ dimostrato che Teheran è stato il precursore di azioni anti-terrorismo e anti-violenza ed ha sostenuto quei Paesi che sono caduti vittime della violenza e del terrorismo.

Tuttavia il Presidente Hassan Rouhani ha sottolineato anche che il lavoro sporco fatto in nome della libertà di espressione è stato in realtà un comportamento che ha profanato le credenze di un miliardo e mezzo di musulmani in tutto il mondo. Questi gesti mirano a provocare i sentimenti dei Paesi islamici.
Egli ha inoltre stigmatizzato il fatto che gli incidenti di questo tipo avvengono proprio in un Paese che si vanta di essere paladino della libertà, mentre è una calamità per il mondo attuale il chiamare e giudicare gli insulti, le bestemmie e le azioni provocatorie come una manifestazione della libertà.

Nel mondo di oggi, dove la comunità umana si sta godendo il progresso scientifico e tecnologico è un peccato il trovare ancora persone che non riconoscono che non è giusto insultare , per non parlare della cosa grave che è l’insultare un grande personaggio come il Profeta islamico. Ma i sentimenti di insultare altre persone, in nome della libertà hanno il solo scopo di infiammare l’estremismo. Ciò rende palese il piano che vede alcuni registi lavorare dietro le quinte per interrompere qualsiasi comunicazione tra l’Islam e il mondo. Infine, Il presidente Hassan Rouhani ha anche sottolineato che la Repubblica Islamica dell’Iran è stata tra i primi Paesi al mondo a condannare sia l’uccisione delle persone avvenuta a Parigi e sia le parolacce e la profonazione delle santità islamiche.

(fonte Asi)

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