Siria. Gli hacker filogovernativi spiano i terroristi


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La guerra in Siria ha il suo lato informatico. Hacker filogovernativi hacker hanno rubato informazioni sensibili, compresi i piani di battaglia e l’identità dei terroristi. Lo ha riferito una società di sicurezza statunitense.

In un rapporto, la società di sicurezza FireEye, ha ricordato come gli hacker hanno ottenuto informazioni, in particolare verso la fine del 2013 e l’inizio del 2014, sui combattenti dei gruppi armati e sugli attivisti mediatici di opposizione.

Il documento afferma che non si è in grado di confermare con certezza l’identità degli hacker o se le informazioni ottenute siano state trasmesse al governo siriano.

Tra le informazioni ottenute figura il piano di battaglia dei terroristi per occupare Khirbet Gazale, una città strategica nella provincia meridionale di Deraa. Presa dai terroristi a maggio 2013, i quali sono stati successivamente espulsi da essa e non sono stati in grado di prenderla di nuovo.

«Gli hacker sono entrati in un file di un computer contenente documenti riservati e le conversazioni su Skype che rivelavano le strategia siriana dei gruppi di opposizione, i loro piani di battaglia, i loro percorsi di approvvigionamento e un sacco di informazioni sulle persone», si legge nel rapporto.

Questa informazione ha dato un vantaggio militare immediato all’esercito nella battaglia di Khirbet Gazale, che si è conclusa con un fallimento dei gruppi armati.

Gli hacker hanno ottenuto una profonda conoscenza (la strategia dei ribelli), permettendo all’esercito il blocco delle rotte di approvvigionamento vitali, lo sviluppo di piani per le imboscate e identificare importanti figure dell’opposizione.

Nel frattempo, gli hacker nell’utilizzo di tecnologia avanzata, hanno usato anche il procedimento classico, “l’esca femminile”.

Gli obiettivi sono stati contattati da hacker che si presentavano ai gruppi armati come donne.

Poi gli hacker hanno inviato foto di contenenti software che hanno permesso loro di penetrare nei personal computer delle loro vittime e di rubare informazioni.

Questo metodo è stato particolarmente fruttuoso perché molti membri di gruppi armati a volte usano lo stesso computer, permettendo agli hacker di ottenere una grande quantità di informazioni come il gruppo sanguigno di questi terroristi o sul trasferimento di missili anticarro.

Gli hacker usano altri trucchi, ad esempio, creano false account e falsi siti di opposizione che incoraggiano i visitatori a registrarsi e attraverso questa azione infettare i loro computer.

La relazione rileva che molti dei server da hacker sono al di fuori della Siria e utilizzano diverse tecniche dagli hacker siriani.

Uno dei più famosi gruppi di hacker è il “Syrian Electronic Army” che ha attaccato i siti di diversi media in tutto il mondo ostili alla Siria così come alcuni personaggi politici.

Fonte Al Manar

[Trad. dal francese per ALBAinformazione di Francesco Guadagni]

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