Turchia. Da luglio l’esercito di Ankara ha ucciso 1200 membri del Pkk


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Sono 1.196 i membri del Pkk uccisi dalle operazioni aeree e di terra compiute dall’esercito turco nel sud-est del Paese e nel nord dell’Iraq dalla rottura della tregua a luglio. Lo riferiscono le Forze armate di Ankara. Il bilancio si riferisce al periodo compreso tra il 22 luglio, subito dopo la strage dell’Isis a Suruc in cui morirono 33 giovani attivisti filo-curdi, e il 17 settembre. Nello stesso periodo 123 membri delle forze di sicurezza e 29 civili sono rimasti uccisi in attacchi compiuti dal Pkk.

ERDOGAN ACCUSA PARTITO CURDO HDP – Il partito filo-curdo Hdp in Turchia ha alle sue spalle il supporto del Pkk. Lo ha detto ieri sera in un’intervista televisiva il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, tornando ad attaccare frontalmente la forza politica che con l’ingresso in parlamento il 7 giugno scorso aveva impedito al suo Akp di mantenere la maggioranza assoluta che aveva dal 2002.

«Stanno cercando di restare in piedi con il supporto dell’organizzazione terroristica» Pkk, ha accusato Erdogan, rivendicando di aver iniziato il processo di pace con il Pkk nel 2012 e accusando l’Hdp di averlo invece danneggiato. Proprio ieri i due ministri del partito filo-curdo si erano dimessi dal governo ad interim guidato da Ahmet Davutoglu in polemica con «l’insistenza nelle politiche di guerra» contro il Pkk curdo nel sud-est, volute secondo loro dal presidente turco. Erdogan ha inoltre invitato ancora una volta il Pkk a «deporre e seppellire le armi o a lasciare la Turchia».

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